«Il centrodestra? È in crisi e senza nessuna idea»

Il capogruppo del Pd Luca Conte risponde alle polemiche dell’opposizione contro la giunta. La replica del capogruppo di Forza Italia Simone Longhini

«Uniti e compatti per dire no. A seguire solo una grande confusione sul da farsi».

Il giorno dopo la presentazione ufficiale della rinnovata alleanza di centrodestra, avvenuta sabato a Palazzo Estense, interviene il capogruppo del Pd Luca Conte. Criticando aspramente non solo le dichiarazioni dei dirigenti delle forze politiche di opposizioni, ma anche le fondamenta della loro unità, che il democratico definisce molto precarie.

«Dopo aver assistito ad anni di scaramucce interne – dice Conte – scontri e divisioni di potere, dopo una campagna elettorale ricca di distinguo fra liste diverse e candidati sindaci presentati come apparentemente alternativi fra loro, dopo infine una resa dei conti in cui ognuno ha per mesi scaricato sugli alleati le responsabilità di una cocente sconfitta, arrivando ad accusarne il candidato sindaco almeno teoricamente sostenuto sino a poco prima, sabato abbiamo avuto modo di vedere una inedita fotografia di famiglia». Il capogruppo dem “rispolvera” quindi i numerosi scontri interni all’ex maggioranza, durante la precedente amministrazione. E prosegue con l’arma dell’ironia.

«Una famiglia allargata, anzi molto allargata, composta da un ampio fronte che dal centro cristiano giunge sino alla destra nazionale, passando per un liberale centrodestra ed un civismo che si è sempre presentato come estraneo ai partiti con cui oggi va “a braccetto”. Ormai a margine, infine, una Lega sempre più subalterna ed in crisi di identità, altalenante fra un arrogante lepenismo salviniano, lo scolorito ruolo di comitato elettorale maroniano ed il fulgido ricordo di un indipendentismo bossiano oggi in odore di eresia».

Secondo Conte non sarebbe presente un progetto politico concreto alla base di questa alleanza, ma solo «il desiderio di manifestare la contrarietà a priori al piano della mobilità, così come ad ogni azione intrapresa da questa maggioranza ed il desiderio di cancellarne tutte le scelte una ad una. Sul metodo, invece, sembra ci sia ancora molto da lavorare visto che le posizioni ed i progetti per il futuro appaiono ancora contraddittori».

Conte sottolinea come «ciò che viene preso di mira sono i provvedimenti coraggiosi che hanno dato una scossa alla città, la quale ora discute e si confronta su prospettive di cambiamento e miglioramento, su azioni volte ad affrontare i problemi anziché vivacchiare di ordinaria amministrazione. Questo coraggio, molto apprezzato in città, non sembra invece raccolto dalle opposizioni che si limitano a bocciare senza se e senza ma ogni proposta. Si tratta, a mio modesto avviso, di un atteggiamento sterile e privo di contenuti. Un approccio deprimente ma forse comprensibile per i partiti che hanno governato la città per tanti anni all’insegna di un rassicurante e timido immobilismo e che oggi si trovano sorpresi e spiazzati da una maggioranza che preferisce agire anziché semplicemente durare».

Non ci sta, il capogruppo di Forza Italia Simone Longhini, alle critiche lanciate dal Pd contro la sua coalizione.

Alle parole del numero uno dei democratici in consiglio comunale, Luca Conte, che ha definito la nuova alleanza del centrodestra come «un fronte privo di progetti concreti», Longhini ribatte secco: «Consiglio a Conte e all’assessore Civati, che ha fatto dichiarazioni simili, di andare a rivedersi le decine di proposte, tra emendamenti, ordini del giorno e mozioni, che abbiamo presentato sia sul Bilancio che sul Piano della sosta. Proposte puntualmente respinte dalla maggioranza. Noi siamo propositivi, ma ci siamo sempre scontrati con un muro di gomma da parte loro».

E Longhini aggiunge: «Condividiamo anche lo spirito e la ratio che stanno alla base del piano, nel momento in cui si vuole potenziare il trasporto pubblico. Il problema è che prima di attuare i cambiamenti della sosta bisogna aver già potenziato il trasporto pubblico. Così facendo, invece, hanno voluto fare solo una manovra per fare cassa».

All’attacco anche Giacomo Cosentino di Orizzonte Ideale.

«Le parole lasciano il tempo che trovano – dice Cosentino – consiglio a Conte di guardare gli atti e tutte le proposte che l’opposizione ha presentato in questi mesi, tutti gli emendamenti in primis della Lista Orrigoni che avevano lo scopo proprio di modificare in meglio il piano della sosta, e che sono stati tutti puntualmente respinti proprio dal centrosinistra. L’opposizione non sa solo criticare, e infatti ci stiamo dimostrando molto propositivi, al contrario di loro, che quando noi eravamo in maggioranza e loro all’opposizione ci attaccavano senza però proporre alternative. Noi stiamo lavorando per dare una visione della città e continueremo a farlo».