Il Cinema Politeama diventerà la Casa della Cultura di Varese

Presentato ieri mattina ufficialmente il nuovo piano di investimenti della Fondazione Molina. Il commissario Carmine Pallino “restituirà” alla città la storica sala cinematografica di piazza XX Settembre

Fondazione Molina presentato il nuovo piano investimenti: teatro Politeama restituito alla città dopo dieci anni come nuova casa della cultura di Varese e una casa di riposo per cuochi sono i due progetti di punta illustrati dal commissario straordinario .

A spiegare esattamente cosa c’è nel futuro della storica Fondazione varesina, da febbraio oggetto di un’indagine della Procura di Varese inerente la vecchia gestione in capo all’ex presidente è il consigliere regionale (Lega Nord). La Fondazione è stata commissariata da Regione Lombardia che di fatto oggi è parte attiva nelle scelte di investimento.

«Il commissario Pallino ha illustrato un futuro di prestigio – spiega Monti – dove sono emersi spunti per il rilancio della Fondazione Molina, necessario dopo il periodo buio, con le vicende note a tutti cui è seguito il commissariamento da parte di Regione Lombardia”. Carmine Pallino, nell’ambito del piano d’investimenti ha esposto due ottime iniziative che saranno realmente utili non soltanto al Molina ma per tutta la comunità di Varese».

In primo luogo è stata espressa la volontà di restituire il Politeama, cinema teatro chiuso dal 2008, alla città di Varese.

Questo immobile, attualmente di proprietà della Fondazione, rappresenta un pezzo di storia per la cultura cittadina e per anni si è pensato a come renderlo alla comunità.

«Oggi (ieri per chi legge) il commissario, di nomina regionale, rimette la questione al centro, ponendo il ripristino del Politeama all’interno del piano d’investimenti – spiega Monti – È un’ottima notizia per la città e dimostra come la Lombardia a guida leghista abbia sempre a cuore l’interesse di Varese e cerchi di intervenire anche in ambiti, come la riqualificazione di zone e immobili, che sarebbero di competenza comunale».

Monti chiama in causa l’amministrazione in carica sostenuta da Lega Civica, realtà politica alla quale sono riconducibili gli ex vertici della Fondazione oggi sotto inchiesta.

«In questo senso auspico che Galimberti e l’amministrazione possano fare la loro parte, magari con l’atteggiamento costruttivo, non sempre dimostrato nel recente passato – dice Monti – Per quanto attiene il futuro del Politeama, vorrei suggerire al commissario Pallino di intervenire, magari facendo richiesta per l’apposito bando regionale, per rendere questa struttura la “casa della cultura” di Varese. Un luogo dove associazioni culturali, musicali e teatrali possano farsi conoscere; un vero e proprio punto d’incontro fra la cittadinanza e coloro che si occupano di arte e cultura».

Altra iniziativa di pregio è quella di concretizzare la speranza di Gualtiero Marchesi, cioè una casa di riposo per cuochi.

«È un’opportunità realmente unica, ospitare i cuochi a fine carriera, facendo fronte a tutte le necessità legate alla terza età, ma con la possibilità di rendere l’ex centrale termica una scuola di cucina aperta a tutti – conclude Monti – dove si possa tramandare e approfondire la cultura culinaria».