Il gelicidio non fa danni. Pochi incidenti sulle strade e pronto soccorso vuoto

Varese imbiancata: in provincia solo 2 centimetri di neve

La nevicata della notte tra giovedì e venerdì si è rivelata più importante del previsto, la morsa del ghiaccio è stata intensa, come non si vedeva da anni, ma la città di Varese ha risposto bene. Le strade sono state spazzate grazie all’impiego di 50 mezzi che hanno lavorato per gran parte della notte. Adesso si attende una perturbazione bis, che potrebbe arrivare nell’arco delle prossime due settimane. Ad oggi, possiamo dire che è caduta la metà della neve che mediamente caratterizza il mese di gennaio a Varese.

«È stata la prima vera nevicata dell’anno: nella città di Varese sono caduti 9 centimetri di neve, pari a 11 millimetri di pioggia. Nel sud della provincia non sono scesi più di due centimetri, che però hanno attaccato al suolo. Poi, nel pomeriggio di ieri, è arrivato un vento di favonio che ha fatto salire la temperatura fino a 6 gradi, ma i prossimi giorni saranno freddi, con gelate notturne» afferma Paolo Valisa, esperto del Centro Geofisico Prealpino.

A livello meteorologico, il fenomeno più interessante è stato il «gelicidio», ovvero una pioggia di neve fusa che, al contatto con il suolo freddo, diventa immediatamente ghiaccio. «Si tratta di un fenomeno comune nel nord della Francia, ma raro alle nostre latitudini – continua Valisa – L’ultimo gelicidio varesino credo che risalga a una decina di anni fa».

Gli automobilisti di Varese sono stati coinvolti in piccoli tamponamenti specialmente durante la serata di giovedì. Nel pomeriggio di ieri si è verificato un incidente tra via Staurenghi e via Sacco (non per colpa del ghiaccio, ma di un veicolo che ha bruciato il semaforo rosso).

«La macchina ha funzionato» è la dichiarazione del vice sindaco Daniele Zanzi. Cinquanta mezzi spargi sale si sono messi in moto alle 19.30 di giovedì e alle 3 di notte sono tornati in pista per pulire le strade dalla neve. Dalle 5 del mattino di ieri si è provveduto a ripulire e salare gli accessi delle scuole. «I mezzi hanno lavorato tutta la notte per portare lo stato della viabilità in buone condizioni, soprattutto sulle strade principali. Dal primo mattino ci siamo occupati di pulire i marciapiedi. Ringrazio i tecnici per il lavoro svolto» è il commento del sindaco Davide Galimberti che dalle 6 di ieri mattina ha supervisionato insieme ai tecnici i lavori di sgombero neve.

Poche persone sono cadute sul ghiaccio. Il primario del Pronto Soccorso del Circolo Saverio Chiaravalle conferma che gli accessi in area traumatologica, ieri, sono stati nella norma. Nello specifico, nonostante “il gelicidio” del giorno precedente, ieri mattina si sono presentati al Circolo solo due pazienti che, scivolando, si sono procurati una distorsione alla caviglia. «Due o tre anni fa, più o meno in questo periodo, ricordo che c’erano stati decine di accessi di pazienti fratturati – conferma Chiaravalle – Ovviamente, basta una ghiacciata e le fratture possono aumentare. Per ora, sebbene in diminuzione rispetto a qualche giorno fa, continuano ad essere preponderanti gli accessi per polmoniti».

Per quanto riguarda l’intera provincia, le “lame” sono entrate in azione non appena il livello della neve lo ha permesso, per lo più nella parte Nord del territorio provinciale dove le precipitazioni sono state più abbondanti. «Quando nevica qualche piccolo disagio è da mettere sempre in preventivo» dichiara il Consigliere provinciale alla viabilità Davide Tamborini in un comunicato diffuso da Villa Recalcati che specifica che sono stati «pochi gli inconvenienti registrati dagli uffici competenti, tutti di piccola entità e concentrati all’inizio della nevicata».

Il maltempo è stato però causa di disservizi ferroviari sulla tratta Varese-Milano, con ritardi dai 20 a 65 minuti. Alcuni treni sono arrivati “corti”, cosa che ha comportato per i passeggeri il doversi stivare su pochi vagoni.