Il nome di Paolo verrà ricordato. La “sua” scuola è quasi pronta

L’istituto, moderno e antisismico, è finanziato dagli amici del giovane filosofo scomparso a marzo

«I lavori vanno avanti spediti. Probabilmente le lezioni sono già iniziate, anche se l’edificio entrerà completamente in funzione solo tra qualche settimana. Di fatto, però, alcune porzioni della scuola sono già abitabili». È Tona Sironi, presidente dell’associazione Eco Himal, a raccontare come procedono i lavori per erigere, a Bhakarey, in Nepal, la scuola elementare dedicata a Paolo Rindi, il giovane filosofo amante della montagna scomparso in Val Grande, dove è stato trovato privo di vita il 2 marzo scorso.
Si tratta di una scuola moderna e antisismica, resa possibile dagli amici di Paolo che hanno ascoltato l’appello della famiglia e hanno contribuito alla raccolta fondi necessari. L’edificio è stato costruito dagli sherpa usando le pietre del posto, ma osservando le normative sulla sicurezza. Il progetto ha previsto di inserire tronchi di legno nella struttura, così da attutire eventuali scosse di terremoto.

La nuova scuola andrà a beneficiare un territorio che sta tentando di rimarginare le ferite del terremoto dell’anno scorso. Le aule, quando saranno terminate, accoglieranno almeno 40 alunni, che si presenteranno alle 10 del mattino vestiti con la loro uniforme. Le lezioni dureranno fino alle 16, ora in cui gli alunni si rimetteranno in marcia per arrivare a casa, alcuni cammineranno per ore su e giù per le montagne. La scuola, infatti, non è raggiungibile con alcun mezzo ed è

stata eretta proprio a Bhakarey per accogliere il più ampio numero possibile di studenti.
Per pranzo, come si usa in Nepal, gli scolaretti porteranno pasta liofilizzata e una farina d’orzo che si consuma con il tè salato. Sui banchi impareranno a leggere, scrivere, contare, e chissà che il programma riesca ad introdurre anche alcune lezioni di musica, cosa che avvicinerebbe ancora di più la scuola al ricordo di Paolo, studente universitario che amava la natura, la poesia e il pianoforte.

Per completare la struttura mancano ancora i bagni: i nepalesi avrebbero voluti realizzarli in un secondo momento, ma Eco Himal ha insistito per ultimare subito il progetto. Alla costruzione dei servizi igienici sarà dunque devoluto il ricavato di una serata che si svolgerà sabato 19 novembre al De Filippi. Chi parteciperà, con 28 euro, contribuirà a una buona causa e gusterà una cena himalayana. Ai fornelli ci saranno Ngima Sherpa e la moglie, che sono appena stati a Bhakarey e che aggiorneranno i presenti su come procedono i lavori di costruzione della scuola.

Nel menù ci saranno diverse specialità come lo «sherpa riduk», una zuppa di patate alla sherpa con chapati; momo di carne samosa alle verdure, Dahl Bat Tarkhali (riso, lenticchie, verdure), pollo al curry e, per dessert, gelato allo yoghurt e mango. Vino, acqua e tè speziato sono inclusi.
Prima di sedersi a tavola, alle 18.30, sarà possibile ascoltare una conferenza su shamani, mistici, maghi, demoni e spiriti dell’Himalaya, con la presentazione del libro-favola «Gli Spiriti della Foresta».

Ospite straordinario sarà Kurt Diemberger, presidente onorario di Eco Himal, l’unico vivente che ha scalato in prima ascensione due montagne di 8mila metri. Per ascoltare i suoi racconti verranno molti appassionati di montagna iscritti al Cai. Alla serata sarà presente anche la famiglia Rindi. «Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno contribuito alla costruzione della scuola» dice Fiammetta Masedu, la mamma di Paolo.
Per partecipare all’evento, prenotare chiamando il numero 0332.238004, oppure mandare una e-mail a: [email protected].