Il nostro viaggio nella Varese da scoprire

A partire da oggi, ogni martedì due pagine speciali di approfondimenti in collaborazione con la Varese Nascosta di Andrea Badoglio e Luigi Manco. Il commento di Marco Tavazzi

Un viaggio nella Varese Nascosta, nei misteri che meritano di essere riscoperti. Un viaggio in casa nostra, alla scoperta di quei “segreti” che sono tali perché il tempo li nasconde, sebbene non li possa cancellare.

E allora qui entra in gioco l’associazione, fondata da Andrea Badoglio e Luigi Manco, che vuole coinvolgere i varesini in questa riscoperta.

Un lavoro affascinante, che siamo orgogliosi di poter portare avanti, in collaborazione con La Varese Nascosta, sulle pagine del nostro giornale. Sul quale, a partire da oggi, ogni settimana, ospiteremo uno speciale dedicato alle tematiche più interessanti che vengono affrontate dall’associazione.

Abbiamo deciso, in accordo con l’associazione, di partire dal cimitero vecchio di Viggiù. Un luogo mistico, colmo di fascino, da sempre meta di visitatori, che era stato uno dei primi luoghi meta di escursione da parte de La Varese Nascosta.

Come è affascinante la storia stessa del paese. Senza scavare troppo a fondo, troviamo ben in risalto, ad esempio, le ipotesi sull’origine di Viggiù.

Come si legge nell’apposita sezione del sito comunale, sono due le teorie sulla sua fondazione. Una vedrebbe la località nascere grazie alle popolazioni orobiche dell’età protostorica. Mentre la seconda vedrebbe il passaggio del condottiero romano Giulio Cesare, dal quale deriverebbe “ il nome romano Vicus Juli (vale a dire paese di Giulio), trasformatosi, con il passare del tempo, in Vicluvium, quindi Vigloeno, Viglue e alla fine Viggiù. A sostegno della seconda tesi vi sono alcuni reperti archeologici, tra cui alcune lapidi ed un coperchio di sarcofago risalenti all’epoca romana, ritrovati sul colle San Martino, ed una tradizione orale, secondo la quale, la località Cascina Vidisello sarebbe stata costruita attorno alle rovine di un accampamento romano”.

Il fascino della storia della nostra terra è un patrimonio la cui conoscenza non può che arricchirci sempre di più. E va quindi coltivata sempre.