Il Pride è anche diritto alla conoscenza. E soprattutto necessità di sensibilizzare

In prima linea nell’organizzazione degli eventi che porteranno alla manifestazione di sabato c’è sempre Gianluca D’Ascenzo

Il Varese Pride scalda i motori. Fitti sono gli appuntamenti in agenda durante la Pride Week. In occasione della seconda edizione dell’orgoglio omosessuale, sono stati organizzati diversi eventi, ciascuno di natura diversa, ma allo stesso tempo con un unico denominatore comune: rivendicare i diritti civili.

Per tal ragione, si è schierato in prima fila il consigliere di amministrazione dell’Arcigay Varese Gianluca D’Ascenzo, travestito conosciuto meglio con il nome d’arte Ines, il quale, pur appartenente al mondo “trav”, concentra l’attenzione sul faticoso e delicato percorso che i transessuali devono affrontare nel momento in cui decidono di cambiare sesso sentendosi “estranei” nel proprio corpo, ma non tanto fisicamente, quanto psicologicamente, tant’è vero che il primo passo verso la “transizione” è proprio il consulto con uno psicologo, che avallerà o meno il processo di cambiamento. Ad oggi, la transizione può avvenire in maniera completa (con operazione) o parziale (con ormoni), con la possibilità di poter cambiare nome all’anagrafe tutelata a norma di legge.

Ora veniamo agli eventi: l’edizione di quest’anno si è posta l’obiettivo di riempire il centro di Varese in maniera massiccia, in modo da aumentare visibilità e coinvolgimento, per fare ciò l’agenda della Pride Week è stata imbottita di iniziative, in chiave letteraria con la presentazione di due libri, in chiave cinematografica con la proiezione di un film, fino al convegno di carattere sociale in programma questa sera in via Ravasi sui rischi della trasmissione di malattie durante i rapporti sessuali non protetti, indipendentemente dall’orientamento sessuale.

Il Pride non è solo rivendicare le libertà di espressione e il diritto di uguaglianza, ma anche veicolare il messaggio della pericolosità di una vita sessuale non protetta, invitare all’uso di precauzioni, sensibilizzare le nuove generazioni al rapporto consapevole. Il vero obiettivo di tale evento, conclude Ines, sta nel manifestare i propri diritti attraverso momenti di festa e di riflessione, perché i diritti di libera espressione e di uguaglianza appartengono a tutti, dall’universo LGBTI a quello etero, chiamati a raccolta per combattere l’omofobia. Dunque l’invito di Ines è rivolto a tutti, l’appuntamento è sabato alle 15 in via Sacco, punto di partenza della sfilata del Pride Varese.