Il Varese Pride ha il patrocinio del Comune «Segno di civiltà»

diritti gayLa giunta ha deciso di concedere alla manifestazione il nome e il simbolo della Città Giardino

Il Comune di Varese concede il patrocinio gratuito al Varese Pride del 17 giugno, ma l’evento è a rischio per mancanza di fondi e Arcigay Varese chiede un aiuto ai cittadini e alle aziende.

Il patrocinio al Varese Pride è una novità: lo scorso anno la giunta Fontana aveva scelto di non «targare» l’evento mettendoci il nome e il simbolo del Comune. Di fatto, però, il patrocinio è una prassi, perché il Comune lo concede a (quasi) tutti gli eventi che si svolgono a Varese a patto di non doverci mettere un contributo economico. E qui veniamo alle note dolenti: l’Arcigay di Varese aveva inoltrato qualche mese fa a Palazzo Estense la richiesta di ricevere anche un sostegno economico di 2800 euro per pagare alcune spese vive, come il noleggio di un carro da parata, il pagamento dei diritti Siae per la musica, l’ambulanza e un palco.

Lo scorso anno, per la prima edizione, gli organizzatori erano riusciti ad avere degli sponsor con cui coprire le spese vive. Quest’anno, però, per la seconda edizione, perso l’effetto novità, la ricerca di contribuzioni potrebbe essere più difficile.

«Esprimiamo piena soddisfazione: le promesse del sindaco Davide Galimberti sono state mantenute. Ringrazio la giunta per il sostegno a questa battaglia di civiltà – dichiara Giovanni Boschini, presidente di Arcigay Varese – La collaborazione con il Comune di Varese è proficua e siamo certi che si intensificherà con altri progetti in cantiere che mirano a sensibilizzare la popolazione sulla piaga dell’omotransfobia e a includere davvero tutti i cittadini». «Rimane il problema del contributo economico: senza fondi,

non dico che l’evento è a rischio, ma quasi – continua Boschini – Stiamo parlando di una manifestazione che in totale costa circa 5 mila euro. Il Comune ci concederà il palco, cosa che abbasserà un po’ i costi. Per arrivare al budget necessario è attiva una raccolta di crowdfunding (sul sito https://buonacausa.org/cause/varesepride2017/). Il bilancio di Arcigay Varese non consente un esborso di quasi 5 mila euro, quindi facciamo anche appello ai privati, aziende e a chi volesse sponsorizzare un evento che in Lombardia avviene solo in tre città: Milano, Varese e Pavia».

Inoltre, la Giunta del comune di Varese ieri mattina ha aderito a Ready, la rete delle pubbliche amministrazioni antidiscriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere, sempre sulla base di una richiesta formulata da Arcigay Varese e accolta fin da subito con interesse dal sindaco Galimberti. Varese è la prima città della provincia che emette un provvedimento specificatamente dedicato alla lotta alla discriminazione di genere.