In Consiglio è scontro sui parcheggi. Urla in aula: «Vergogna, vergogna»

Il sindaco Galimberti ha snocciolato i dati e sedato gli animi più accesi

«Vergogna, vergogna». Un flash mob contro il Piano della Sosta della giunta comunale ha rappresentato il momento clou della protesta che si è svolta ieri sera in consiglio comunale. La prima seduta dell’assemblea degli eletti, dopo la pausa estiva, si è concentrata in tutta la sua fase iniziale proprio sulla polemica legata all’estensione dei posti auto a strisce blu sul territorio cittadino. In aula un folto pubblico, non solo rappresentanti dei partiti politici di entrambi gli schieramenti, ma anche molti cittadini e rappresentanti dei commercianti, come nel caso di Casbeno.

In apertura di seduta ha però esordito il sindaco Davide Galimberti, che a due settimane dall’attuazione del piano ha portato i primi dati sul suo funzionamento. «In particolare è emerso un forte apprezzamento da parte dei cittadini del Park&Bus – ha detto il sindaco – che ha visto l’utilizzo di circa 200 persone». Quindi è diminuito «il traffico di automobili sulle principali vie di accesso a Varese per chi arriva dall’autostrada nelle ore del mattino tra le 7 e le 9.

Gli effetti legati al Piano della Mobilità sicuramente positivi che vanno letti insieme ad uno dei primi dati che emerge da Autolinee Varesine: il netto incremento che il Consorzio Trasporti Pubblici Insubria (Autolinee Varesine più Castano) vede registrare sugli abbonamenti integrati, un particolare titolo di viaggio unicamente mensile che permette di viaggiare, senza alcuna limitazione, su qualunque autobus urbano ed extraurbano del Consorzio. Nei primi venti giorni di settembre si registra infatti una crescita di oltre il 10% nelle vendite di tale abbonamento, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Questo titolo di viaggio, rivolto senza distinzioni a studenti e lavoratori, si sta diffondendo in particolare tra chi abita a 10-15 chilometri dalla città e sceglie dunque di usufruire sia dei pullman extraurbani di colore blu, sia di quelli del servizio urbano di Varese». Dal 2 ottobre verrà inoltre potenziata la linea N. E da ieri è stato aperto il nuovo parcheggio della stazione Nord di Casbeno.

Dai banchi dell’opposizione si sono levate voci di critica nei confronti del piano. La più dura è stata quella della consigliera di Forza Italia Carlotta Calemme, che ha criticato fortemente Galimberti perché «55 euro al mese sono troppi e molti cittadini non possono permetterseli», riferendosi al costo dell’abbonamento per utenti frequenti. E deplorando fermamente l’aggressione all’ausiliaria della sosta, ha criticato «che parte della giunta abbia dato la colpa all’opposizione».

Gli animi sono quindi scaldati ed è partito il flash mob di protesta da parte di militanti del centrodestra (Lega, Forza Italia, Rivoluzione Cristiana e Casapound), che hanno sventolato cartelli con la scritta “Nel blu dipinto di blu… Benvenuti nel villaggio dei puffi” e un altro, a firma Casapound quest’ultimo, “Varese è sempre più blu – Così Varese scappa non riparte”.

Anche il segretario cittadino del Carroccio Carlo Piatti, che siede all’opposizione, ha criticato il piano definendolo una vera e propria «patrimoniale sull’auto». Oltre a chi contestava il piano, era presente un gruppo di sostenitori, perlopiù legati al mondo ecologista. Tra i due gruppi si è scatenato un litigio nei corridoi fuori dall’aula. Scontro che si è protratto anche nel cortile esterno al Salone Estense, fino a quando è intervenuto lo stesso sindaco chiedendo di abbassare i toni: «Questo è il luogo della democrazia, il confronto va portato avanti in modo civile». Quindi il sindaco si è confrontato con il coordinatore cittadino dei Giovani Padani Stefano Angei e gli altri presenti. E la serata si è chiusa senza che nessuno si spostasse di un millimetro dalla propria posizione.