In ospedale ci sono gli angeli: eccoli

Il grazie dei genitori - Sulla pagina Facebook “Dall’Oncoematologia alla Pediatria...” una dedica speciale

– «Quanto bene in questo posto… Quanti abbracci. Sembra un posto magico». Parole di mamma, , sul gruppo Facebook, creato dai genitori dei bimbi in cura al polo materno infantile di Varese, “Dall’Oncoematologia alla Pediatria… Un Del Ponte di coraggio e di eccellenza”. La mamma rivolge la sua riconoscenza alle volontarie della Fondazione “Il Ponte del Sorriso” che, ogni giorno, animano il reparto di Pediatria (e non solo) per rendere la degenza dei piccoli pazienti meno pesante. Come angeli entrano nelle stanze del reparto portando con sé palloncini e bolle di sapone, dispensando sorrisi e parole confortanti, ma soprattutto offrendo un aiuto concreto volto a concedere alle famiglie dei piccoli pazienti un momento di pausa e di riposo.

Questi volontari, con la massima delicatezza, ogni giorno, a turno, svolgono un servizio importantissimo per i bambini del Del Ponte e per le loro famiglie, proponendo ascolto, conforto, vicinanza e un messaggio di speranza mentre i medici del quarto piano si occupano della salute dei bimbi ricoverati. Non è sempre facile relazionarsi con un piccolo malato. Ci vuole pazienza e attenzione per capire cosa potrebbe piacergli. Ma i volontari sanno come far breccia nel cuore.

Così, nelle stanze della Pediatria e dell’Oncoematologia c’è chi canta la canzone di Heidi, chi gioca con trattori e ruspe, chi racconta fiabe di folletti e fatine e chi, invece, tiene lezioni di diritto e latino. Insomma ce n’è per tutti i gusti. Poi ci sono loro, le infermiere: componente fondamentale all’interno dei reparti. Nel reparto di Pediatria le infermiere (sì, al femminile perché sono solo donne) sono 18 distribuite su tre turni.Il loro compito, in generale, è quello di distribuire la terapia farmacologica ai pazienti e – detto così – sembra che, finita la terapia, le professioniste non abbiano più nulla da fare. Ma non è cosi: organizzano i ricoveri, accudiscono, oltre che i piccoli pazienti, anche i loro genitori. «Seguire 22 pazienti in tre posso assicurare che non è facile. Figuriamoci poi di notte che le infermiere di turno sono solo due – racconta, mamma del piccolo Daniel affetto da una forma rara di leucemia – Nonostante la mole di lavoro, sono sempre sorridenti, gentili e affettuose con i piccoli pazienti».

Ma chi sono queste meravigliose infermiere? , prossima alla meritata pensione, , ,
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e, caposala. Nel day hospital, invece, le infermiere sono tre:, e . «Donne, splendide mamme e dotate di grande amore professionale, sempre disponibili, attente alle esigenze dei pazienti e dei genitori – commenta grata Federica – Loro sono insieme infermiere, amiche, sorelle, compagne di giochi, ballerine, cantanti: tutto per mettere a proprio agio i pazienti più piccoli e gli adolescenti. Ti danno sicurezza e tranquillità, si interessano a te anche quando vieni dimesso».