In rivolta per il Piano sosta di Varese. A Casbeno parte la raccolta firme

Dopo una prima fase di trattative con il Comune, inizia la “linea dura”. Sostegno alle mozioni di Orrigoni

– La rivolta dei commercianti di Casbeno entra nel vivo. Dopo la petizione all’amministrazione per ottenere una serie di modifiche rispetto alle modalità di applicazione del nuovo Piano della mobilità, che ha cambiato sensibilmente la vita di residenti e negozianti, parte oggi una raccolta firme a sostegno delle due mozioni, presentate in consiglio comunale da Paolo Orrigoni.

L’ex candidato sindaco del centrodestra, e capogruppo della Lista civica Orrigoni, ha infatti raccolto le istanze degli esercenti del quartiere, portando nella sede istituzionale una serie di proposte per andare incontro ai cittadini.

«Una raccolta firme per il benessere del nostro bel rione – scrivono in una nota i portavoce dei commercianti – senza polemica ma col massimo spirito costruttivo per risolvere problemi concreti». Sarà possibile firmare in alcuni esercizi della castellanza, ovvero Il Cafferino, il Centro ricostruzione unghie da Sandy, Corpo e Anima, Half Moon, Onoranze funebri s. Vittore, Obiettivo donna, Cartolibreria Gian-pi, l’Edicola, La Gerbera, Il circolo di Casbeno, la Farmacia Piazza libertà, Le delizie Dell’orto, il Panificio Civelli, Il fornaio, Lavanderia Lavalampo, Al Cantuccio e Lavanderia Serena Green.

Le richieste che arrivano dai cittadini vertono su una serie di cambiamenti della regolazione attuale della sosta, ovvero in particolare prevedere una serie di stalli per la sosta breve, limitata anche a soli 15 minuti, e la realizzazione di stalli di carico e scarico, in alcuni punti completamente assenti.

Due le mozioni che Orrigoni ha presentato, proprio per dare la possibilità di due strade da seguire per andare incontro ai commercianti. Uno dei due documenti infatti è interamente dedicato al futuro di piazzale Meucci, l’area parcheggio delle Ferrovie Nord di Casbeno, dove l’amministrazione comunale, per poter modificare la regolamentazione delle sosta, deve interloquire ed accordarsi con la società ferroviaria. Il grosso problema del piazzale, secondo la voce critica dei commercianti, è che la sosta è stata riservata in via esclusiva ai pendolari. E quell’area ha sempre rappresentato di fatto l’unica valvola di sfogo per il comparto di via Daverio.

«Sono due atti che hanno l’unico obiettivo di impegnare la giunta e gli assessori di prendere in considerazione alcune istanze della comunità, che si è rivolta a tutti noi consiglieri per risolvere i problemi che si sono creati con l’applicazione del Piano sosta» aveva spiegato durante l’ultima seduta del consiglio Orrigoni. Aggiungendo come «il quartiere di Casbeno sia stato molto impattato dai cambiamenti, sia per la presenza di scuole e uffici pubblici, che per la stazione. E in particolare ha impattato la decisione di dedicare piazzale Meucci esclusivamente alla sosta dei pendolari».