«In via Luini manca il pane». Varese risponde subito presente

All’appello di Luisa Oprandi replica il grande cuore della città: al ricovero tantissime donazioni

La mensa per gli indigenti di via Bernardino Luini resta senza pane: Varese spalanca ancora una volta il suo enorme cuore. «Da questa mattina (ieri per chi legge) decine di persone si sono presentate alla nostra porta – spiegano le suore che gestiscono la mensa per i poveri divenuta punto di riferimento per tutti gli indigenti del territorio – decine di persone che hanno risposto all’appello lanciato dalla nostra volontaria e che ci hanno donato tantissimo pane».

C’è chi s’è presentato al ricovero con confezioni del più classico pane in cassetta, chi invece ha saccheggiato il panettiere di fiducia o la panetteria di un supermercato presentandosi con sacchettoni di pane fresco. «Ci stanno aiutando in tanti – raccontano dalla struttura di via Bernardino Luini raggiunta telefonicamente intorno alle 14 – tanti sono arrivati questa mattina. Tanti stanno arrivando anche adesso, nel pomeriggio. Varese ha dimostrato ancora una volta di avere un cuore enorme. Di sapere cosa significa povertà. I varesini hanno dimostrato di saper tendere la mano agli altri. In silenzio ma in modo concreto. E ancora una volta diciamo grazie a questa grande città».

A spiegare l’accaduto è Oprandi, non certo nella veste di consigliere comunale o preside, ma in quella di volontaria che da anni è impegnata nel dare una mano alle strutture che si occupano dei meno abbienti: un esempio per tutti è il Capodanno degli ultimi che l’ha sempre vista in prima linea. «Per consegnare i pacchi alimentari a chi si rivolge alla mensa di via Bernardino Luini noi dobbiamo avere il pane entro le 17 – spiega Oprandi – i panifici di solito portano il pane verso le 19. Il pane viene quindi preparato per essere distribuito il giorno successivo». Ma, complice il periodi vacanziero e soprattutto il ponte di Ferragosto, oltre alle numerosissime richieste di cibo da parte di chi non ha nulla si è creato un problema. «Molti i negozi chiusi – spiega Oprandi – e con il Ferragosto di mezzo martedì il pane non è stato consegnato». E la mensa è rimasta senza quest’alimento che oltre che di sostanza è anche un simbolo. Il pane è ciò che si divide sempre per sfamare. E così Oprandi «dopo l’approvazione di madre Roberta», dice, ha lanciato attraverso Facebook un appello a tutti i suoi contatti. «La mensa è rimasta senza pane. Dobbiamo aiutare molta gente. Aiutateci: chi ha del pane lo doni». E la risposta è stata quella che avete letto.