Incubo sul treno per una 40enne. Marocchino la molesta, fermato alla stazione

La donna ha avuto la lucidità per scappare e chiedere aiuto: l’uomo rintracciato all’arrivo a Varese

Molestata sul treno da uno sconosciuto: sfugge al suo aggressore e lo fa arrestare. E’ accaduto l’altro ieri sera poco dopo le 19.30 sul Milano-Varese ormai prossimo all’arrivo alla stazione delle Ferrovie dello Stato di Varese. La ricostruzione dell’accaduto è confermata anche dai testimoni che hanno assistito all’aggressione sessuale. Il molestatore è un marocchino di 30 anni. Era già sul treno quando la vittima, una quarantenne varesina, è salita sul convoglio e si è sistemata nel primo scompartimento disponibile. Era vuoto, la donna sperava di viaggiare più comoda, senza essere disturbata: del resto in 20 minuti circa sarebbe arrivata a destinazione.

Nello stesso scompartimento, subito dopo che il treno era ripartito diretto a Varese, è arrivato il trentenne. Forse era ubriaco, certamente era “interessato” alla vittima. Che ha avvicinato con fare deciso: non certo un approccio per fare due chiacchiere ma una chiara aggressione sessuale. Qualche frase sconcia, qualche proposta indecente, con la vittima che nel frattempo cercava di allontanarsi. E’ a quel punto che lo straniero l’ha afferrata bloccandola. Lei, minuta, nulla poteva fare contro il robusto aggressore che ha iniziato a palpeggiarla. La donna avrebbe anche chiesto aiuto ma era sola e il treno in movimento impediva che la sua voce arrivasse agli altri passeggeri. Le mani dell’aggressore diventavano via via sempre più invasive: si è trattato di una vera e propria aggressione sessuale che avrebbe potuto finire ancora peggio se la donna, mostrando coraggio e lucidità, non fosse riuscita a liberarsi e a fuggire.

La quarantenne si è ribellata alle molestie con la forza del terrore e della disperazione. E’ riuscita a raggiungere una scompartimento dove c’erano altri pendolari e a chiedere aiuto. Gli altri passeggeri l’hanno protetta, mentre il trentenne si è ben guardato dall’avvicinarla ancora. Nel frattempo dal convoglio è stato allertato il 112: l’accaduto è stato puntualmente riferito alla sala operativa della Questura di Varese. Mentre il treno arrivava in stazione le pattuglie della squadra volante della polizia di Stato erano già

sul posto. Il trentenne ha cercato di sparire confondendosi tra i pendolari che stavano scendendo dal treno. La vittima ha però dato una descrizione precisa del suo aggressore, dimostrandosi lucida e molto forte nonostante lo shock subito, e l’occhio attento degli agenti ha immediatamente individuato l’aggressore. L’uomo è stato bloccato e arrestato: è stato portato in carcere ai Miogni a disposizione dell’autorità giudiziaria. L’accaduto ha comprensibilmente sollevato il mai sopito tema della sicurezza sui convogli: la brutta aggressione dell’altro ieri sera, se possibile, sarebbe potuta finire ancora peggio se la vittima non fosse riuscita a sfuggire al suo molestatore.