«Ingiusto che Varese fagociti tutto a discapito della zona dei Laghi»

Dopo Busto e Gallarate, anche Pellicini contro la ripartizione dei fondi del Patto per la Lombardia

Il sindaco di Luino si appella a Roberto Maroni, affinché i soldi previsti dal Patto per Lombardia non vadano solo alla città di Varese, lasciando alla zona dei laghi solo le briciole. «Trovo ingiusto che Varese fagociti tutto a danno dei Laghi – dichiara Pellicini – Intervenga il presidente Maroni».

Dopo che anche i sindaci di Busto Arsizio e Gallarate avevano fatto sentire la loro voce di protesta sul tema, adesso tocca a Pellicini denunciare lo sbilanciamento nella distribuzione dei fondi contenuti nel Patto per la Lombardia. Lo scorso gennaio, proprio il sindaco di Luino, insieme con il collega di Travedona Monate Andrea Colombo, avevano riunito i primi cittadini del Nord del Varesotto per proporre insieme un progetto che portasse a un miglioramento della viabilità sull’asse Luino Sesto Calende, intervenendo sulla statale 629, detta anche la “Vergiatese”, oggi insicura e lenta a causa di un numero impressionante di semafori.

Qualche fondo per il Nord della provincia di Varese è arrivato, come il finanziamento della nuova rotatoria al ponte di Germignaga. «Un fatto assolutamente positivo per tutto l’Alto Verbano – afferma Pellicini – Un primo segnale di recepimento delle istanze dei sindaci riunitisi a Travedona Monate; l’opera di Germignaga non basta per risolvere i problemi di una viabilità penosa tra Luino e Sesto Calende».

La priorità resta la riqualificazione della “Vergiatese” e della statale della Valcuvia. «Trovo assolutamente ingiusto che dei tredici milioni e mezzo di euro destinati alla provincia di Varese dal Patto per la Lombardia, nove milioni siano stati fagocitati dalla città di Varese, capofila del progetto, per la ristrutturazione del teatro Apollonio».

Stando a queste cifre, il capoluogo si aggiudicherebbe da solo, circa i tre quarti del finanziamento destinato a tutta la provincia. «Non è possibile – insiste Pellicini – che un teatro cittadino, di cui certo non si vuole negare l’importanza, venga prima della riqualificazione di un’arteria fondamentale per il collegamento tra il Nord e il Sud del territorio, resa impercorribile dalla presenza di continue intersezioni semaforiche, nemmeno coordinate tra loro. Rivolgo il mio appello, anche a nome degli altri sindaci sottoscrittori del documento di Travedona, al presidente Maroni, affinché voglia riportare equità nei finanziamenti del Patto, cogliendo così l’occasione storica per ricondurre a dignità la viabilità tra Luino e Sesto Calende».