Insegnanti e bidelli penalizzati nella sosta. «L’abbonamento è caro per i nostri stipendi»

Il personale dell’Isiss Daverio-Casula di Varese lancia una petizione al Comune: «Veniteci incontro»

– «Siamo la categoria che esce maggiormente penalizzata dall’introduzione della sosta a pagamento. Chiediamo quindi che il Comune ci venga incontro, trovando una soluzione».

Il personale dell’Isiss Daverio-Casula di Varese lancia un appello all’amministrazione comunale, affinché i disagi nati dal nuovo Piano della mobilità, che hanno colpito sia il corpo insegnanti che il personale Ata, siano calmierati.

Un appello che si è concretizzato in una petizione indirizzata al sindaco Davide Galimberti, dove i lavoratori spiegano nel dettaglio i propri problemi e, per essere costruttivi, indicano anche una serie di possibili soluzioni.

Il documento è stato sottoscritto da oltre cento dipendenti e se ne è fatto portavoce il professor Giosuè Romano.

«La nostra è l’unica scuole del centro città non godere di parcheggi interni – si legge nella missiva – se non in numero limitatissimo, con evidente, forte disparità di condizioni e quindi di trattamento rispetto a tutte le altre scuole cittadine».

Inoltre si sottolinea come «gli stipendi medi dei lavoratori della scuola sono fermi al 2008 e hanno, nel tempo, perso molto del loro potere di acquisto per cui la richiesta di ulteriori 55 euro mensili rappresenta un aggravio di carattere economico per le famiglie non trascurabile».

Il professor Romano spiega come lui, l’abbonamento utente frequente, l’abbi sottoscritto.

«Io l’ho fatto – dice – ma sono un insegnante a fine carriere, con un certo stipendio. La remunerazione media dei miei colleghi e del personale Ata è tale che 55 euro mensili rappresentino un costo non indifferente. Queste cose le ho già dette personalmente al sindaco, avanzando già a voce alcune proposte per venirci incontro».

Dal momento che non c’è stato nessun cambiamento, il professor Romano, in rappresentanza di tutti i lavoratori dell’istituto, ha deciso di andare avanti.

«Una prima proposta è quella di un pass che consenta al personale di parcheggiare gratis dalle 8 alle 14 – continua l’insegnante – sugli stalli di via Bertolone, sul lato che costeggia la scuola, dall’angolo di viale XXV Aprile fino al cancello che delimita la zona della palestra».

In alternativa la richiesta è quella di una riduzione del costo dell’abbonamento utenti frequenti di 55 euro. «Se venisse ridotto a 25 euro sarebbe accessibile – dice – io posso anche condividere l’idea che sta alla base del Piano della mobilità, ovvero favorire il trasporto pubblico e ridurre il numero di auto che circolano. Ma innanzitutto applicato così non funziona, perché ad oggi non c’è stato un potenziamento tale dei mezzi pubblici che possa fornire una vera alternativa alle auto. E poi nel caso della nostra categoria, dove l’età media degli insegnanti è 50 anni, si tratta di persone non più giovani che possono avere difficoltà. Anche perché, con la precarietà sempre più diffusa, moltissimi insegnanti devono spostarsi nella stessa giornate da una scuola all’altra, anche fuori città».