Insulti anonimi in città a sindaco e assessore

Comparsi nelle vie più centrali di Varese piccoli manifesti che ritraggono e denigrano Galimberti e Civati

Insulti pesanti. Con parole di cattivo gusto. Questa una delle invettive lanciate anonimamente contro il sindaco di Varese , tramite un volantino anonimo comparso nel centro cittadino. Mentre un secondo volantino ritrae sia lui che l’assessore . con insulti meno duri del primo, ma comunque forti. Un attacco che parte dalle modifiche e dagli aumenti tariffari del costo della sosta nelle vie più centrali.

Nel mirino di questi vandali, che evidentemente non hanno il coraggio di far sentire la propria voce mettendoci la faccia, ma preferiscono, evidentemente, nascondersi dietro l’insulto anonimo. La Polizia di Stato sta indagando sulle affissioni. Sembrerebbe non esserci nessun collegamento con il precedente raid, quello che aveva visto prendere di mira il vicesindaco e assessore alla Polizia Locale . Quest’ultimo ha sporto denuncia. Il sindaco e Civati stanno adesso valutando la stessa possibilità

E le reazioni politiche, pur con i distinguo a seconda che provengano da maggioranza od opposizione, sono di solidarietà.

«Credo siano gesti che si commentino da soli – dice il capogruppo del Pd – quando si fa un’attività pubblica purtroppo questi rischi ci sono, credo che questi volantini non siano degni neanche di avere una risposta e si qualificano da soli. E qualificano anche gli autori di questo gesto. La politica è un’altra cosa, l’amministrazione è un’altra cosa, e si tratta di attività serie che vanno portate avanti nelle sedi opportune nell’interesse dei cittadini». Quindi Conte si dice «certo che tutte le forze politiche varesine esprimeranno la loro condanna a questo gesto e solidarietà al sindaco e all’assessore».

Il consigliere comunale leghista condanna sì il gesto. «Un conto è usare l’ironia – commenta Pinti – ma passare all’insulto in questo modo no, e si finisce per ottenere l’effetto contrario». Anche se dopo aggiunge come «è evidente che c’è in città un forte malcontento, del quale la giunta deve tenere conto facendo scelte ponderate. ad esempio, sulle chiusure di via Sacco, non vedo perché respingere la mozione di Luca Boldetti, che è un civico, ed ha chiesto che la pedonalizzazione di via Sacco abbia luogo solo in concomitanza di eventi». Ma sull’insulto la condanna è chiara: «Questi toni non sono più ironia, non vanno bene».

Infine, il vicesindaco Daniele Zanzi, che ha subito sulla sua pelle un attacco simile, commenta come «si tratta di un sintomo di chiara debolezza da parte di persone che non hanno argomenti. Sono il sintomo e lo specchio di chi ha detenuto il potere in questi ultimi vent’anni. I movimenti civici, come il mio, si battono per contrastare questa deriva». E chiude: «Gli autori di questi volantini sono personaggi penosi che meritano solo compassione».