«Ius Soli? La cittadinanza non si può regalare. E il Pd lo vuole solo per tornaconto elettorale»

Dopo la manifestazione nazionale, anche la Lega varesina alza la voce: «Legge pericolosa»

«Una legge sbagliata e pericolosa». La Lega Nord dà il via ufficialmente alla battaglia contro lo Ius Soli. Dopo la grande manifestazione nazionale, organizzata dal leader del movimento , anche nella nostra provincia i vertici del Carroccio si preparano a portare tra le persone, nelle prossime settimane, le ragioni per contrastare il progetto di legge del centrosinistra, che vuole modificare le modalità per l’ottenimento della cittadinanza italiana ai figli di stranieri nati in Italia.

«È innanzitutto una battaglia a difesa di quella che è la nostra civiltà – spiega il segretario provinciale della Lega, – La cittadinanza non si può regalare per motivi che sono ovvii, a partire dal principio basilare che la persona che voglia ottenerla, deve integrarsi nel tessuto sociale e nella nostra cultura». Un concetto che, secondo Bianchi, verrebbe volutamente ignorato dal centrosinistra «per motivi elettorali».

Il segretario lumbard pone anche un problema di democrazia. «Una decisione di questa portata – sottolinea – non può essere presa e fatta diventare legge a fine mandato, per calcoli elettorali ed equilibri interni al mondo del centrosinistra. Deve essere oggetto di una discussione che coinvolga tutti i cittadini. Quindi deve essere affrontata durante l’ormai imminente campagna elettorale. In questo modo saranno i nostri concittadini a poter scegliere se la vogliono o meno. E su questo punto, come Lega, noi abbiamo già preso una posizione molto chiara».

Di Ius Soli, infatti, il Carroccio non ne vuol nemmeno sentire parlare. «Non dimentichiamoci poi che i diritti fondamentali, a partire da quelli in materie più delicate, come il sociale e la sanità, di tutti gli stranieri che si trovano regolarmente sul nostro territorio sono già tutelati dalla legge» puntualizza Bianchi.

A rincarare la dose ci pensa il consigliere regionale leghista, . Il quale non esita a definire questa proposta di legge come «pericolosa e opportunistica da parte del Pd». «La nostra posizione è chiaramente contraria – dice Monti – fondamentalmente per tre motivi. Il primo è che non si tratta di una priorità di governo. Le priorità oggi sono quelle economiche, legate al mondo del lavoro e alla protezione dei più deboli. Il secondo consiste nel fatto che si vuole conferire automaticamente la cittadinanza anche a chi non la vuole e non si sente italiano,

dandogli così anche la possibilità di votare. Secondo i dati Istat, che chiunque può consultare, un elevato numero di stranieri dichiara di non sentirsi italiano, non ha senso quindi spingere per lo Ius Soli. Infine, terza motivazione, questa legge non cambierebbe assolutamente niente rispetto alla situazione attuale. In poche parole, i minori stranieri non avrebbero più diritti o più tutele rispetto a quelli che sono loro già garantiti adesso».

Monti sottolinea come «al compimento del 18esimo anno d’età si può fare richiesta per la cittadinanza». E accusa il Pd «di voler applicare questa legge per un semplice tornaconto elettorale: avendo perso 15 punti percentuali, spera di compensarli ripopolando il proprio elettorato attraverso questa legge. Ma è un’operazione strumentale e pericolosa».