La beffa dei collegi. Più abitanti, stessi eletti

Il ridisegno ricalca il Mattarellum: tre deputati e un senatore “e mezzo”

Ecco i nuovi collegi elettorali per le elezioni politiche: tre deputati e un senatore “e mezzo” verranno eletti direttamente in provincia di Varese per la quota maggioritaria. Ma alla Camera i collegi rimangono gli stessi del Mattarellum nonostante una popolazione cresciuta di 100 mila abitanti, mentre al Senato Busto Arsizio finisce “sotto” Como.

Dal ridisegno dei collegi uninominali della Camera (come dalle mappe qui a lato, elaborazione YouTrend per Agi), la provincia di Varese non ne esce di certo avvantaggiata, visto che i tre collegi sono gli stessi del Mattarellum al Senato (il vecchio sistema elettorale rimasto in vigore fino al 2001): uno a Nord attorno al capoluogo Varese, uno nella fascia centrale tra Sesto Calende, Gallarate e Tradate, l’ultimo nella fascia sud che comprende Busto Arsizio e la Valle Olona, il Saronnese e l’area attorno a Malpensa.

Il disegno dei nuovi collegi per Montecitorio era partito da quelli senatoriali del Mattarellum, visto che il numero di parlamentari da eleggere è identico (232), ma la provincia di Varese si aspettava di poter “pesare” un po’ di più sullo scacchiere elettorale, magari guadagnando un “mezzo collegio” a cavallo con un’altra provincia, in virtù dell’incremento di popolazione di circa 100 mila abitanti rispetto al censimento Istat del ‘91 su cui si basavano le vecchie suddivisioni del Mattarellum. Così invece non è stato, anche perché la Lombardia ha aumentato di due, e non di tre come si pensava, il numero di collegi rispetto al passato.

Anche al Senato non si può dire che il lavoro della commissione per il ridisegno dei collegi sia stato favorevole al nostro territorio. I collegi uninominali per Palazzo Madama saranno due: uno interamente sul territorio varesino, che unisce i collegi di Varese e di Gallarate della Camera dei Deputati, l’altro a metà strada tra le province di Varese e Como, visto che il collegio della Camera di Busto Arsizio è stato aggregato a quello del capoluogo lariano.

Con la conseguenza che la denominazione ufficiale del collegio è “Como”, visto che la città è più popolosa di Busto Arsizio, ma il rischio concreto è che anche da un punto di vista del peso politico la coabitazione con un capoluogo possa finire per mettere il territorio del Basso Varesotto in posizione di debolezza. Ora toccherà alle coalizioni in corsa fare le loro scelte sulle candidature, tenendo conto che tutti e cinque i collegi che orbitano sul nostro territorio provinciale sono già considerati “sicuri” per il successo del centrodestra, che nel nord della Lombardia sarà a trazione leghista.