La bretella tornerà a doppio senso. Ma il ponte va messo in sicurezza

I tecnici hanno ricordato che non possono passare mezzi troppo pesanti

La notizia positiva è che, a fronte delle verifiche tecniche di stabilità effettuate da Anas e dai tecnici del Comune di Varese ieri mattina, è emerso una sostanziale tranquillità rispetto alla staticità della bretella autostradale. Cosa che dovrebbe consentire, nella mattinata di oggi (in teoria attorno alle 9), di eliminare il senso unico alternato e il semaforo, ripristinando la viabilità ordinaria.

La brutta notizia è che sono comunque necessari alcuni interventi di consolidamento del muro di contenimento dell’autostrada. Tali lavori, a carico di Anas, avranno una durata massima di due mesi e non influenzeranno la viabilità in ingresso a Varese, ma quella sulla via Gasparotto.

«Con il comune di Gazzada abbiamo raggiunto un’intesa per consentire una riduzione del calibro stradale di via Gasparotto (all’altezza della chiesa di Loreto, sul tratto 341), con l’inserimento di un senso unico alternato. Ma sono allo studio anche altre soluzioni» ha spiegato il sindaco Davide Galimberti al termine del summit che si è svolto ieri in Prefettura, a cui erano presenti il Prefetto, i comuni di Varese, Gazzada e Buguggiate, Autostrade per l’Italia, le forze dell’ordine e Anas. Il sindaco di Gazzada Schianno, Cristina Bertuletti, ha sottolineato che «ci sono dieci giorni di tempo per studiare tutte le soluzioni possibili per alleggerire le ricadute del cantiere sulla viabilità».

L’intervento su via Gasparotto è necessario perché, a causa dello scorrere del tempo, il muro (eretto probabilmente insieme all’autostrada, quindi nel 1920) presenta crepe.

«Lesioni che fortunatamente non sono di gravità tale da far presumere un imminente pericolo. Nonostante questo, sono lesioni che non possono essere sottovalutate. Il rimedio è costruire un muro di contenimento – ha precisato il Prefetto Giorgio Zanzi – Nello specifico, il nuovo manufatto sarà un muro in calcestruzzo che sorgerà adiacente alla parte lesionata del muro esistente. È evidente che Anas farà poi una valutazione ad ampio spettro per risanare tutto il muro dell’autostrada dal ponte di Gazzada fino a Varese».

I tecnici di Anas hanno tenuto a precisare che deve essere mantenuto in vigore, sulla bretella autostradale, il divieto già esistente di sovraccarico per i carichi pesanti.

In altre parole, sopra al ponte della bretella non possono passare i tir e i camion sopra una certa portata, ma solo auto, autobus e camion di piccole o medie dimensioni.

Ma non tutto il male vien per nuocere dal momento che, come ha sottolineato Galimberti, «da un disagio può nascere un’opportunità». «Con Anas e Società autostrade ci siamo lasciati con la convinta volontà di avviare uno studio tecnico insieme, volto a ipotizzare soluzioni viabilistiche alternative che possano definitivamente risolvere il problema di accessibilità a Varese e ai comuni limitrofi – ha detto Galimberti – Questo attraverso un posizionamento più incisivo della cartellonistica che indichi esattamente le uscite verso Varese e verso gli altri comuni. L’obiettivo, in particolare, è risolvere i problemi su largo Flaiano».

I nuovi cartelli saranno studiati nell’arco di due mesi e potranno indicare: Varese Centro, Varese Est, Varese Ovest, e magari anche i quartieri di Varese.

«La buona comunicazione di questi giorni ha evidenziato che l’accesso alla città può essere migliorato a costo zero potenziando il sistema di informazioni per gli automobilisti, indicando le uscite migliori per raggiungere i diversi punti del capoluogo» ha concluso Galimberti.

La trattativa con Pedemontana per annullare il pedaggio a questo punto non è più urgente, ma – come ha commentato Galimberti – «vediamo…».
A. Mor.