La burocrazia “spegne” il quartiere

Per la sostituzione dell’illuminazione pubblica a San Fermo è stato indetto un bando, ma un ricorso blocca tutto.

Cosa sarebbe un quartiere senza i suoi paladini? San Fermo è un rione che, martoriato dal nubifragio del 18 agosto che vide abbattersi la tromba d’aria violentemente come in nessun altro luogo in città, si ritrova da allora mezzo al buio a causa di numerosi danni occorsi all’illuminazione pubblica.

«È stata coinvolta la parte alta di via Brennero, via Sette Termini e un tratto della via Val di Non, quello che si collega con la via Brennero» spiega , originario di Valle Olona ma residente da anni a San Fermo, nonché una delle voci più accese della fu Circoscrizione numero Cinque. Cipolat, geometra e amministratore di condomini, è consigliere comunale del PD e, appunto, paladino di un territorio che ama e vive e per questo è costantemente in allerta. Fatto sta che, stanco di ritrovarsi in una situazione critica e soprattutto pericolosa per i residenti, dopo aver variamente segnalato il problema, giovedì mattina si è recato in Comune a sollecitare per la risoluzione del caso.

«Sono stato negli uffici tecnici e ho parlato con il dirigente responsabile dell’area servizi impianti, quella che si occupa dell’illuminazione. Quello che ho voluto sottolineare è la pericolosità, al di là del disagio in cui si trovano i residenti; e se anche le vie Sette Termini e Val di Non portano ad abitazioni private e non sono particolarmente trafficate, via Brennero al contrario è una strada di sfogo verso il quartiere, porta in centro ed è in forte discesa, la qual cosa invoglia purtroppo chi guida a percorrerla superando i divieti di velocità: e se è davvero molto pericolosa già in condizioni normali, figuriamoci cosa può essere la sera al buio».

Un’arteria talmente a rischio che qualche tempo fa era stata oggetto in Municipio di discussione sull’installazione di rilevatori di velocità.

«Il problema, mi è stato spiegato, sta nella difficoltà momentanea di reperire i fondi straordinari per gli interventi di ripristino. L’amministrazione ha indetto un bando per l’assegnazione della manutenzione di tutti gli impianti di illuminazione pubblica, ricomprendendo in questi la sostituzione di tutti i corpi illuminanti che alloggiano le lampade e predisponendo un’illuminazione a LED; però c’è un intoppo burocratico, perché è stata individuata un’azienda vincitrice dell’appalto ma c’è stato un ricorso, quindi per ora è tutto bloccato».

Cipolat però non si perde d’animo. «La risposta del dirigente mi è parsa onesta e corretta: però mi sono sentito in dovere di chiedergli di poter valutare con l’ufficio strade una segnaletica che potesse preavvisare il pericolo della mancata illuminazione: mi è stato risposto che avrebbero contattato l’ufficio strade».

E non è tutto: il consigliere ha chiesto anche l’immediata rimozione del palo in cemento che si era abbattuto in via Sette Termini sotto l’urto violento di un albero divelto dalla tempesta. Mancherà la luce a San Fermo, ma per fortuna un faro c’è sempre, e si chiama Paolo Cipolat.