La FEMM davanti al giudice. Ai creditori in fumo 29 milioni

Alle 11 prima udienza per il fallimento. Tra i clienti non pagati anche Galimberti

Fallisce la Finanziaria Edile Matteo e Massimiliano Monferini (F.E.M.M. srl): oggi alle 11 davanti al giudice del tribunale di Varese Miro Santangelo (presidente di sezione) la prima udienza per l’esame dello stato passivo societario. Tutto sarebbe partito da un’istanza fallimentare presentata da un creditore, un’azienda che ha realizzato impianti nei numerosi cantieri targati F.E.M.M.: valore dell’importo 30 mila euro.

Da quella goccia nel mare l’orizzonte si è allargato in modo esponenziale. La sentenza di fallimento risale allo scorso 11 aprile. Nei mesi, sino al 30 maggio, sono state 34 le richieste di ammissione allo stato passivo depositate in Tribunale. La richiesta creditoria tocca, complessivamente, quota 29 milioni di euro circa. La proposta del curatore fallimentare Marco Fiorentini abbassa l’asticella di un paio di milioni attestandosi intorno ai 27 milioni di euro circa. Il curatore ha escluso dalla richiesta di ammissione allo stato passivo compensi per quasi ulteriori 800 mila euro. La proposta del curatore per quanto riguarda i crediti privilegiati (in particolar modo istituti finanziari) ammonta complessivamente a 19 milioni 323 mila euro. Il credito chirografo (in secondo piano rispetto a quello privilegiato) ammonta, stando alla proposta del curatore fallimentare, a 8 milioni 156 mila euro e rotti.

In elenco, tra i creditori, compaiono diverse imprese fornitrici d’opera, dai piastrellisti alle imprese di costruzioni edili (in un caso uno dei creditori, da solo, ha presentato domanda di ammissione allo stato passivo per un ammontare di quasi 3 milioni), dai giardinieri che hanno curato l’arredo esterno dei plessi residenziali, uno su tutti – per identificare F.E.M.M. srl è il lussuoso quanto purtroppo invenduto per larga parte plesso “I Giardini Sospesi” – ma anche società fornitrici di servizi come Aspem spa, che ha presentato richiesta di credito chirografo pari a 11 mila 125 euro, cifra interamente ammessa dal curatore fallimentare. Tra i creditori campare anche il nome del sindaco di Varese Davide Galimberti, che ha svolto consulenze legali in qualità di avvocato (prima dell’elezione) per la società per un ammontare mai pagati di oltre 8 mila euro.

Oggi udienza davanti al giudice fallimentare per l’esame dello stato passivo. Molti i creditori, si parla di aziende alle quali non sono state versate cifre molto importanti, che si trovano in difficoltà a causa dei mancati versamenti. Anche perché su quegli incassi in realtà mai incassati sono già state pagate le imposte.

La F.E.M.M. ha saputo diventare, dal 2000 anno di fondazione, una realtà imprenditoriale importante a Varese. Negli ultimi anni sono arrivate le difficoltà, via via sempre più pressanti sino al fallimento dello scorso aprile, collegate allo stagnare del mercato immobiliare. Ormai fermo da anni in conseguenza della crisi.