La nuova frontiera dell’agricoltura

“Goccia d’oro ranch”, primo agriturismo a Varese, lancia l’esperimento del perma-orto sinergico

Assieme alla primavera arriva una nuova avventura per l’azienda agricola “Goccia d’oro ranch” di via dei Vignò: è il “perma-orto sinergico”, messo a punto dalla vulcanica padrona di casa, Barbara Meloni, a partire da due spirali speculari. «Un esperimento interessante – racconta lei – che non solo punta a ricreare un ecosistema agricolo virtuoso, ma lo fa cercando di mettere insieme diverse energie naturali».

Nel 1987 “Goccia d’oro ranch” è stato il primo agriturismo di Varese. E oggi, a trent’anni di distanza, è un’azienda agricola innovativa che si candida a diventare sempre di più un punto di riferimento per la comunità bizzozerese e cittadina non solo per l’acquisto di prodotti ortofrutticoli, ma anche come centro di promozione di una cultura volta alla comprensione e al rispetto della natura, delle sue leggi e delle sue necessità.

Questa l’idea della titolare, Barbara Meloni, subentrata nella gestione dell’azienda alla morte del padre, e che nella precedente stagione ha lanciato il primo orto-giardino dimostrativo d’Italia, dove raccontare, con l’allestimento di numerose aiuole, i diversi sistemi agricoli adottati in diverse parti del mondo. E senza mai tradire il principio alla base del suo lavoro: la permacultura.

Si tratta di un approccio alla coltivazione, e al consumo, che richiede non solo il rispetto della stagionalità, dei principi biologici e biodinamici, ma anche un’attenta osservazione della natura «per capirne caratteristiche e inclinazioni per creare insediamenti agricoli simili agli ecosistemi naturali, in grado di mantenersi autonomamente e di rinnovarsi con un basso impiego di energia», spiega la Meloni. Partendo da questo principio, nella vasta area verde del ranch, su un terreno per lo più scosceso, tra Bizzozero e i mulini di Gurone, sperimenta diversi tipi di orto e di coltivazione.

Da ultimo, con l’inizio della primavera, l’originale perma-orto sinergico con una struttura a doppia spirale.

In agricoltura, e nella natura più in generale, forma della spirale ritorna spesso e da i suoi frutti. Accade ad esempio con la nota spirale degli aromi (pure sperimentata alla Goccia d’oro), o con i gusci delle chiocciole. «Un collaboratore di Guglielmo Marconi, Pier Luigi Ighina, teorizzava uno scambio di energia magnetica tra terra e sole proprio su percorsi a spirale speculari l’uno all’altro, come nel nostro orto dove i cumuli a spirale, incontrandosi generano delle aiuole a sorriso», spiega la titolare. L’idea è quella di proporre ai clienti (che possono acquistare direttamente dalla pianta frutti e ortaggi), l’adozione di un’aiola a sorriso «per sensibilizzare a un’agricoltura sana, etica e di sussistenza», spiega.

Nell’orto sinergico alberi da frutta si alternano ad aromi, fiori ed ortaggi che si aiutano a vicenda, stimolando un ecosistema virtuoso fatto di microrganismi e vermi che concimano e arano naturalmente il terreno, mentre uno stagno vicino «attira» i rospi, divoratori di lumache e parassiti.