La rabbia e il dolore dei genitori: «Non abbandoniamo la scuola»

Dopo la decisione di trasferire l’Addolorata, nasce un comitato per resistere

Sono sconvolti i genitori della “Maria Addolorata”, la primaria che rischia di dover abbandonare da settembre i locali al primo piano delle suore di via Bernardino Luini di Varese, e promettono battaglia. Una scuola bellissima, accogliente, nella quale allievi, insegnanti e genitori, con la collaborazione delle suore per quanto riguarda i servizi parascolastici, hanno saputo creare un ambiente familiare e sereno, fortemente radicato sul territorio: l’utenza proviene infatti dai quartieri di Biumo Inferiore e dal centro.

Ma i 115 bambini che attualmente frequentano il plesso, e che alimentano un ciclo intero di primaria dalla prima alla quinta, potrebbero essere costretti a trasferirsi nei locali della Righi di via Rainoldi dal nuovo anno scolastico. Motivazione ufficiale: il Comune non può continuare a far fronte ai 60.000 euro di affitto dovuti annualmente alle suore, 46.000 secondo la versione delle sorelle della Riparazione, che si accollano anche le spese di riscaldamento con tutte le utenze principali e la manutenzione, escluso il telefono (a carico dell’Istituto Comprensivo Varese 1, del quale la primaria fa parte).

Il presidente del comitato genitori Riccardo Ballerio racconta com’è andata. «Siamo stati convocati d’urgenza dalla segreteria, noi rappresentanti assieme agli insegnanti di plesso, venerdì alle 16 per una riunione che sarebbe avvenuta sabato alle 14.30 assieme al sindaco, la dirigente scolastica Maria Rosa Rossi e il dirigente dei servizi educativi Campane: si sarebbe discusso di alcune novità sull’Addolorata. All’incontro abbiamo appreso della volontà del Comune di trasferire i nostri allievi alla Righi dal 12 settembre prossimo». Benché lo spauracchio fosse nell’aria da almeno dieci anni – nel 2006 l’assessore ai servizi educativi Patrizia Tomassini fu costretta a fare dietro front dopo un agguerrita protesta dell’allora associazione genitori – il novello comitato, esistente informalmente da anni ma costituitosi con regolare registrazione d’ufficio nel dicembre scorso, ammette di aver accusato il colpo con estrema difficoltà. «Le ragioni sono diverse. Questo edificio è motivo di affezione e favorevole al benessere dei bambini. I servizi di prescuola – gratuito -, mensa con cucina interna e doposcuola sono gestiti dalle suore, una tradizione consolidata che nulla toglie alla laicità della scuola ma che comunque fornisce un’impronta cattolica nei momenti non legati all’orario scolastico.

In secondo luogo siamo molto preoccupati anche per la nuova collocazione propostaci, perché le aule della Righi a cui siamo destinati sono da ristrutturare e nel piano degli investimenti per le scuole non risulta che verrà realizzato alcun intervento in questa scuola nei mesi prossimi futuri». Il comitato ha rinnovato recentemente di tasca sua tutti i locali; le spese di muratura per l’ampliamento di due aule sono state sostenute dalle suore. «Quest’anno abbiamo reimbiancato e decorato tutti gli ambienti e dotato ogni aula di LIM e la scuola di rete cablata e wi-fi; anche l’aula computer è nuova. Due mamme hanno allestito anche la biblioteca; in più abbiamo rifatto tutti gli impianti elettrici». Questa sera alle 21 presso la scuola Mazzini si terrà un nuovo incontro aperto a tutti i genitori dove il sindaco, l’assessore Rossella Dimaggio e la dirigente scolastica dovranno affrontare la protesta dei genitori.

Ieri, intanto, l’amministrazione comunale ha inviato una lettera ai genitori degli alunni della scuola Canetta, per informarli sull’andamento del cantiere.

«I lavori proseguono e termineranno entro la fine del prossimo mese di agosto si legge nel comunicato – in una lettera inviata questo pomeriggio ai rappresentanti dei genitori e all’associazione genitori della Scuola Canetta di Varese, il Comune ha reso noto che i lavori di ammodernamento dell’edificio scolastico proseguono e termineranno entro la fine del prossimo mese di agosto. La scuola sarà quindi riaperta normalmente con il nuovo anno scolastico. Nella lettera inoltre il Comune ha illustrato ai genitori il tipo di opere che si stanno realizzando e le novità che gli alunni troveranno a settembre».