La straordinaria giornata di Lorenzo: quando i sogni sono più forti della malattia

La storia - Una laurea speciale, discussa nella sala di Villa Tamagno, in video conferenza con il Politecnico

, Griso come lo chiamano gli amici, è un ragazzo di 26 anni che ieri si è laureato in Architettura. Detta così, sembra la storia di un ragazzo come tanti, se non fosse che Griso non ha terminato e discusso la sua tesi nell’aula magna dell’università, bensì in ospedale, nella sala di Villa Tamagno, connessa in video conferenza con il Politecnico di Milano. Griso, infatti, è affetto da leucemia linfoblastica acuta, una forma di tumore del sangue relativamente rara,

ma che oggi, fortunatamente, è curabile. Ma facciamo un passo indietro.
Prima della diagnosi, Griso era davvero un ragazzo come tanti: allegro, sincero e disponibile che, dopo il diploma alla scuola alberghiera De Filippi, viene preso al ristorante Luce di Villa Panza. È forse grazie alla magnifica location dove lavora, alle sue sale armoniose, alla sua elegante architettura e al suo maestoso giardino che Griso decide di seguire quella che è sempre stata la sua vera passione, mai fino a quel momento assecondata. Una scelta coraggiosa, perché la vita di Griso non è mai stata una vita facile: a 18 anni, infatti, perde il suo papà. Griso però è un ragazzo tenace, un lottatore nato e si rimbocca le maniche per raggiungere il suo obiettivo. Il 30 marzo scorso, però, ecco un altro ostacolo gli si materializza davanti. Nella notte, Griso si sente male: immediata la corsa al pronto soccorso. La diagnosi non lascia dubbi. Leucemia. Griso oggi sta affrontando le cure necessarie, in un lungo percorso di sacrificio. Ma, intanto, grazie alla sua grinta e alla collaborazione dello staff del professor Francesco Passamonti, direttore dell’Ematologia dell’Ospedale di Circolo di Varese, ieri Griso ha discusso la sua tesi, e oggi sta vivendo il suo primo giorno da laureato in Architettura.
Indescrivibile la soddisfazione di , al suo fianco ogni giorno, cercando di soddisfare sempre ogni sua necessità. D’altronde, come è facile immaginare, quelli appena trascorsi sono stati mesi difficili mentalmente e fisicamente, ma la forza di Griso, la sua allegria e la sua ironia sono sempre riusciti a far sì che ogni ostacolo venisse superato. Indispensabile anche la vicinanza degli amici di sempre, che hanno saputo trasmettergli la forza e il coraggio necessari per affrontare ogni giorno con il sorriso sulle labbra. «Se penso a Griso, penso a quell’amico che tutti vorrebbero avere – ha detto – È uno che non molla mai davanti a nulla: lo dimostra ogni giorno mentre combatte la sua battaglia più dura». Anche hanno voluto congratularsi con lui: «Con lui non ci si può certo annoiare: la sua forza, la sua energia e la sua inesauribile positività sono evidenti e contagiose».
Anche AIL Varese, l’associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma, che ha contribuito insieme all’ospedale a riammodernare il reparto di Ematologia dove Griso è ricoverato, ha voluto congratularsi per il risultato raggiunto: «Siamo molto orgogliosi di Lorenzo – ha commentato , presidente di AIL Varese Onlus – La forza d’animo e la tenacia che lo hanno accompagnato in questi mesi e la sua capacità di raggiungere questo importante traguardo, nonostante la malattia, sono di grande stimolo per il nostro impegno quotidiano».