«Le fusioni tra Comuni proseguano». Ecco perché convengono a tutti

L’analisi del consigliere comunale Rossi: «No ai campanilismi, sì all’efficienza»

«Le fusioni tra i Comuni devono proseguire»; questo l’invito del consigliere comunale di Luino . Ma com’è la situazione attuale nel Nord del Varesotto da questo punto di vista? Sinora, l’unica fusione è stata effettuata nel 2014 tra tre piccoli paesi che hanno dato vita al super Comune di Maccagno con Pino e Veddasca, che si estende per quarantadue chilometri quadrati, secondo solo a Varese, dalle spiagge di Maccagno sul lago Maggiore, fino alle frazioni montane di Veddasca, passando dal delizioso centro abitato di Pino, per un totale di poco più di 2600 abitanti.

Proprio il caso di Maccagno viene preso da esempio dal consigliere della maggioranza di centrodestra luinese. «Maccagno con Pino e Veddasca ha fatto un ottimo lavoro e tutti dovrebbero andare nella medesima direzione» aggiunge Rossi. Facendo di conto, la scelta dei cittadini dei tre piccoli Comuni che hanno rinunciato alla loro autonomia, passata per un soffio al referendum indetto dalle amministrazioni dei tre paesi nel 2013, è stata più che ottima, soprattutto dal punto di vista economico.

Il nuovo municipio in due anni ha incamerato più di 600 mila euro che l’amministrazione comunale guidata dal sindaco ha impiegato per una serie di provvedimenti, dall’abbassamento delle tasse locali alla realizzazione di opere pubbliche che hanno cambiato volto al paese.

Finanziamenti che arrivano dal Governo italiano che sta incentivando le fusioni tra Comuni; meglio approfittarne adesso insomma, prima che le fusioni tra piccoli Comuni diventino obbligatorie. Da qui l’appello del consigliere di Luino a riportare sul tavolo il tema fusioni, considerando che soprattutto l’Alto Varesotto e il Medio Verbano sono ricchi di piccoli e a volte piccolissimi Comuni. «Ad esempio – dichiara Rossi – sarebbe opportuno che Cremenaga entrasse a far parte del Comune di Luino, oppure che Cadegliano Viconago si fondesse con Lavena Ponte Tresa; in questo modo, si potrebbero avere notevoli risparmi, con beneficio per l’intera collettività. Ho diversi amici a Cremenaga che apprezzerebbero molto la fusione con il Comune di Luino».

In provincia di Varese stanno ragionando seriamente sulla fusione realtà come Cuveglio e Duno, mentre Cuvio, dopo il risultato del referendum di questa estate e la bocciatura dei cittadini, si è sfilata dal patto originario a tre. Stanno lavorando alla fusione anche i Comuni di Cadrezzate e Osmate sul lago di Monate.; c’è chi come Bardello, Bregano e Malgesso la scelto invece la strada dell’unione, tenendo in vita i tre Comuni ma delegando alla giunta dell’Unione Ovest Lago Varese quasi tutte le competenze e i servizi, ottenendo così fondi e agevolazioni.

«Mi auguro che non prevalgano egoismi di campanile e si prosegua in una politica di riorganizzazione della cosa pubblica» conclude Rossi.