L’estate è sparita? Per ora il meteo ci regala pioggia. E sole a spicchi

Ponte del 2 giugno - Parola d’ordine: variabilità. Con alternanza di schiarite

– Variabilità: è questa la parola d’ordine per i prossimi giorni se si discerne di meteo coniugato alle lande prealpine. Chi scruta il cielo – e non sono pochi nelle ultime ore – cercando di vaticinare il tempo previsto per il lungo ponte del 2 giugno, si metta l’animo in pace: l’estate rimarrà lontana dai dintorni durante il prosieguo della settimana. La conferma è arrivata ieri dal Centro Geofisico Prealpino, l’istituzione primaria della meteorologia cittadina: «Siamo

interessati da una bassa pressione che si sta evolvendo sul posto – spiega l’esperto– e quindi destinati a condizioni di variabilità con prevalenza di cielo nuvoloso». Entrando nel dettaglio, bisogna distinguere, partendo da una giornata odierna in cui la speranza di godere del sole avrà ragione d’essere: per oggi, infatti, la nuvolosità cumuliforme – piuttosto estesa – si alternerà ad ampie schiarite, senza però scongiurare la possibilità di temporali soprattutto sulla fascia montana della provincia. In peggio la tendenza per la Festa della Repubblica e per i giorni che seguiranno: domani sono previste piogge intermittenti anche a carattere di rovescio e temporale, così anche venerdì, quando le schiarite potranno interessare solo la pianura. Il meteorologo avvisa: «Si va verso un aumento della nuvolosità e non sono da escludere temporali anche forti». Parziale consolazione rimangono le temperature, con le massime che non dovrebbero scendere sotto ai 20 gradi con picchi di 25 nei momenti in cui il sole si farà posto fra le nuvole: «Ci avviciniamo al solstizio d’estate – continua Valisa – ovvero al momento in cui il sole è il più caldo dell’anno. Le differenze termiche tra i momenti di copertura e le schiarite sono molto più sensibili rispetto alla prima parte della primavera». In attesa della pioggia che verrà, la fine del mese permette di fare un calcolo compiuto anche di quella caduta: il maggio 2016 ha totalizzato 297 millimetri, superando nettamente la media storica del quinto mese dell’anno (1965-2012) che si attesta a quota 184,2 millimetri. Il dato colloca i 31 giorni appena trascorsi tra i più prolifici in termini di precipitazioni, lontani – tuttavia – dal record difficilmente battile appartenente al maggio 2002, con ben 520 millimetri registrati. È tornata la vera primavera varesina, verrebbe da scrivere, da sempre caratterizzata da una certa variabilità: la pioggia di maggio ha infatti pienamente riequilibrato un aprile piuttosto secco, nel quale sono arrivate solo il 30% delle piogge attese.