L’idea di Gregori: Minicar per raggiungere il centro di Varese

Il consigliere propone un’alternativa agli autobus: «Il futuro della mobilità cittadina è nelle auto elettriche»

– Miniauto elettriche come soluzione ai problemi della mobilità urbana? Secondo , il consigliere di “Varese Città Ideale”, non solo si può ma anzi si deve. «Va fatta una premessa. Con il secondo step del piano sosta che l’amministrazione farà scattare a settembre – spiega il mattatore del gruppo misto – o comunque da quando verranno posizionati tutti i parcometri ci ritroveremo ad arrivare in città tutti i giorni senza poter più parcheggiare liberamente nei pressi del centro.

Essendo a breve tutti i parcheggi di Giubiano, Biumo e Casbeno trasformati totalmente in stalli blu, la cosa più conveniente per chi deve lasciare l’auto posteggiata per tutto il giorno sarà l’abbonamento da 55 euro al mese». L’alternativa che il Comune offre è quella dei quattro parcheggi periferici di interscambio denominati “Park-bus”: piazzale Stadio, IPER, Schiranna e Carrefour di Viale Borri, da cui si potranno prendere le linee urbane gratuitamente. «Ma la gente non può perdere troppo tempo aspettando che arrivi l’autobus. Così è da tempo che penso alle minicar che ci sono a Milano, con le loro piccole postazioni nei quartieri e i relativi distributori di ricariche elettriche. Bisogna fare sperimentazione anche a Varese: basterebbe mettere nei parcheggi di interscambio qualche miniauto elettrica, creare piccoli parcheggi di corrispondenza e vedere se la cosa funziona. La gente al mattino, ma anche al ritorno dall’ufficio, ha fretta. Invece di prendere l’autobus, le cui corse non verranno potenziate, potrebbe pagare ad ore la macchinina, poi lasciarla nei parcheggi semicentrali per altri utenti».

Uno dei luoghi “puntati” da Gregori è piazzale Canfora, in via Crispi. «Quand’ero bambino c’era il luna park, poi spostato alla Schiranna. Si tratta di un’area Aler da 70 anni in disuso: basterebbe che il Comune la chiedesse in comodato d’uso: a quel punto non servirebbe nemmeno mettere le minicar allo stadio. Poi si potrebbe creare un parcheggio di corrispondenza in via Indipendenza, a ridosso di piazza Beccaria, ricavando una decina di postazioni nello spazio vicino all’isola ecologica. E ci sono tanti altri luoghi periferici e, in corrispondenza, semicentrali che si potrebbero destinare a parcheggi delle auto elettriche: l’importante è iniziare, perché il futuro della mobilità cittadina sta proprio nelle auto, moto e bici elettriche, anche se queste ultime sono da preferirsi nella bella stagione».