Assolta Lucia Uva dall’accusa di diffamazione

Ieri, lunedì 18 aprile, a Varese si è svolta l’udienza

: Lucia Uva, la sorella di Giuseppe Uva, morto nel giugno del 2008 all’ospedale di Varese dopo aver trascorso parte della notte nella caserma dei carabinieri, è stata assolta dall’accusa di diffamazione aggravata “perché il fatto non costituisce reato”. Al centro del processo alcune dichiarazioni mandate in onda nell’ottobre 2011 nel programma televisivo Le Iene, frasi scritte su Facebook e un’intervista del documentario “Nei secoli fedele”. Il pm di Varese aveva chiesto un anno e due mesi di carcere.

Caso Uva: chiesta condanna della sorella per diffamazione Pm, l’ipotesi di violenze in caserma era solo una sua congettura.
Il pm di Varese Giulia Troina ha chiesto la condanna a un anno e due mesi di carcere e una multa di 458 euro con l’accusa di diffamazione aggravata, per Lucia Uva, la sorella di Giuseppe Uva, l’uomo morto nel giugno del 2008 all’ospedale di Varese dopo aver trascorso parte della notte nella caserma dei carabinieri. La donna è

imputata per alcune dichiarazioni mandate in onda nell’ottobre 2011 nel corso del programma tv Le Iene, per alcune frasi scritte su Fb e per un’intervista inserita nel documentario “Nei secoli fedele”.In particolare, intervistata da un’inviato della trasmissione di Italia 1, ha fatto riferimento a botte e a una presunta violenza sessuale subita dal fratello in caserma. Il pm ha sottolineato che l’ipotesi di uno stupro è “frutto di una congettura non supportata da alcun elemento di riscontro oggettivo” contenuto nelle perizie e negli atti disponibili all’epoca dell’intervista. Venerdì scorso due carabinieri e sei poliziotti sono stati assolti dall’accusa di omicidio preterintenzionale, nel processo con al centro la morte di Giuseppe Uva.