Mezzo chilo di droga tra i sedili di un treno

Nuovo carico intercettato e sequestrato dalla Polfer: è il quarto caso negli ultimi 12 mesi

Mezzo chilogrammo di fumo “dimenticato” su un treno. Ancora una volta gli spacciatori hanno tentato di utilizzare i convogli per spostare lo stupefacente diretto a Varese: il carico intercettato e sequestrato dalla Polfer. Non è la prima volta: è il quarto caso negli ultimi 12 mesi. Nei tre casi precedenti si trattava di marijuana. «Sui treni purtroppo può capitare di tutto – dicono i pendolari – la presenza della polizia c’è e si fa sentire. Ma non possono essere ovunque».

Il fatto è avvenuto pochi giorni fa. Gli agenti del Posto di Polizia Ferroviaria di Varese hanno sequestrato cinque “panetti” di hashish, nascosti tra i sedili vuoti di un treno regionale Treviglio-Varese. Erano le 18 circa quando, in prossimità della stazione di Albizzate, durante l’attività di vigilanza e controllo a bordo treno, gli agenti della Polfer hanno individuato, in mezzo ai sedili, un sacchetto di una nota marca di abbigliamento.Convinti si trattasse di un acquisto dimenticato a bordo del treno da qualche viaggiatore, i poliziotti hanno preso la busta ma dentro hanno trovato cinque panetti di hashish di circa 100 grammi ognuno, per un totale di mezzo chilo di sostanza stupefacente, debitamente sequestrata. Sono in corso le indagini per risalire al proprietario.

Droga, dunque. Ma non solo. «Basta purtroppo dare un’occhiata ai giornali per capire cosa accade sui treni – spiegano i pendolari – senza arrivare a casi di estrema gravità come l’aggressione a colpi di machete a un capotreno avvenuta l’anno scorso. Parliamo di fatti minori che, però, non sono certo piacevoli». I pendolari raccontano nel migliore dei casi della presenza di ubriachi molesti «che insultano e danno fastidio soprattutto alle donne – raccontano – per carità

si potrà dire che sono molesti ma innocui. Ma io chiederei a chi sostiene questo di farsi un viaggio con una persona in queste condizioni che ti dice cose oscene o ti insulta. Vediamo poi se restano della stessa opinione». Non solo. Qualcuno è stato borseggiato. «E mi è andata bene – dice Guido Rivoli – è accaduto l’anno scorso. A Milano, stavo tornando a Varese dopo il lavoro. Mi hanno strappato l’Ipad e poi sono saltati giù dal treno sparendo».

E ancora droga. I treni vengono utilizzati per spostare i carichi a volte. Ma diventano anche cornice per lo spaccio come dimostrano le recenti inchieste che hanno coinvolto anche il sud della nostra provincia.