Mollo tutto e ricomincio a Tenerife

Varesini all’estero - Roberta, Francesca e Patrick hanno lasciato lavoro e città per una nuova avventura

– Tre varesini a Tenerife: hanno mollato tutto in patria per ricominciare alle Canarie, dopo percorsi di vita diversi. , e vivono in Spagna e lavorano nello stesso ristorante, al “Rosmarino”. Nella loro “vita precedente” erano rispettivamente una giornalista, una laureata in scienze turistiche e un impiegato.
Ognuno è partito in un momento particolare della vita e oggi vivono a quattro ore di aereo dall’Italia, in un paradiso frequentato da tanti stranieri, alcuni dei quali fanno parte dei quasi 60mila connazionali che si godono la pensione all’estero.

Nessuno dei tre si è pentito. «Anzi – esordisce Francesca – Nell’ultimo anno la mia vita a Varese era stata davvero deprimente mentre oggi, a distanza di poco più di un anno dalla sua apertura, il nostro ristorante ci sta dando tantissime soddisfazioni», tanto da essere già una solida realtà nelle abitudini dei turisti e dei residenti di El Medano.
La molla che ha fatto lasciare l’Italia a Roberta è suddivisa tra «motivazioni interiori e contesto nazionale: il percorso professionale era arrivato a una sorta di routine sempre uguale a se stessa,

ma con sempre meno garanzie per il futuro, mentre c’era una forte voglia di mettersi alla prova».
Francesca Lieto, invece, dopo qualche esperienza di studio e lavoro all’estero era tornata in Italia «in cerca di lavoro e stabilità, che in parte avevo anche trovato, ma si è rivelata una situazione di totale insoddisfazione personale». Nel frattempo per la sorella Roberta «iniziava a concretizzarsi il sogno di sempre: aprire un ristorante. Mi sono fatta contagiare».
Il passaggio più difficile è stata la fase di scelta del posto in cui fermarsi, preceduta da una seria preparazione per avviare l’attività imprenditoriale. «Farlo senza esperienza – spiega Roberta – significa fare un salto nel vuoto, ma mi sono presa il tempo necessario. Ho sempre avuto la passione per la cucina. Poi, negli anni, è emersa sempre più chiara l’esigenza di fare di questa passione un lavoro, allora ho cominciato a studiare e a dedicare tempo alla conoscenza degli ingredienti e delle preparazioni».
Le competenze e il supporto di Francesca sono stati importanti e, a completare il quadro, c’erano clima, presenza di un turismo evoluto «e distribuito in tutti i mesi dell’anno, Europa ma quasi Africa, ingredienti buoni come vino, pesce, frutta, mare e montagne raggiungibili nel giro di 20 minuti di auto».
«In una località turistica – aggiunge Patrick Ferremi che in Spagna, a Fuerteventura, era approdato per amore – il business della ristorazione è quello che funziona sempre meglio, e noi italiani partiamo con un vantaggio competitivo. Ho fatto molti lavori, il cambiamento non mi spaventa» e il “Rosmarino” era la dimensione perfetta per imparare e crescere professionalmente. Patrick e Roberta si conoscevano in Italia e la vita li ha portati a ritrovarsi alle Canarie.

«Siamo amici da tanti anni e la fine della mia storia sentimentale ha coinciso con l’inizio della sua impresa a Tenerife. Ho cambiato isola per ritrovarmi in una piacevole situazione familiare, potendo anche dare una mano alla startup con la mia più approfondita conoscenza della lingua e degli usi locali e poi avevo anche bisogno di un lavoro per poter stare qui. Così, invece di affidarmi a sconosciuti, la mia migliore amica è diventata anche la “padrona”».
Certo non mancano gli aspetti meno piacevoli della vita in un’isola: dagli eventi culturali alle biblioteche. Ma, conclude Roberta «le bollette per il riscaldamento, il piumone in lavanderia, i maglioni di lana stanno benissimo a quattro ore di aereo da me».