«Multe ai disabili? Il Comune sbaglia. Prima metta a norma la segnaletica»

Braccio di ferro - Civati (Pd) presenterà al sindaco l’istanza di revoca per i nonni multati. Casi in aumento

– La multa data ai due ottantenni per aver esposto un contrassegno di parcheggio per disabili ancora valido ma non di formato europeo diventerà oggetto di una istanza di revoca. Lo hanno deciso i due anziani dopo aver consultato , avvocato civilista e consigliere comunale del Pd, che si è offerto di assisterli gratuitamente: «Il ricorso di fronte al giudice di pace è impossibile perché la multa è stata pagata subito – specifica Civati –

L’unica strada è quindi quella dell’istanza di revoca al sindaco, in modo che il Comune possa annullare l’atto e rimborsare i signori». La normativa – come evidenziato in un parere del Ministero dei Trasporti richiesto da , multato per aver esposto un pass valido ma non europeo – prevede che sia compito delle amministrazioni farsi carico della sostituzione dei vecchi “contrassegni invalidi” con quelli nuovi. La legge, inoltre, stando al parere del Ministero, non prevede una sanzione in caso di mancata sostituzione. Sul tema si esprime anche Movimento dei Consumatori: «Il parere del Ministero è in linea con quanto disposto dalla normativa di riferimento – afferma – Il concittadino disabile ha ragione nel portare avanti questa battaglia di riconoscimento di diritti negati. Ad ogni modo, anche sulla base del parere del Ministero, non comprendo il motivo per il quale l’amministrazione non abbia annullato in via di autotutela la multa costringendo il cittadino a difendersi in un’aula di tribunale». Secondo le nuove disposizioni comunitarie, inoltre, la segnaletica stradale di colore arancione deve essere modificata in segnaletica blu, incombenza che è a carico dell’amministrazione . «Mi aspetto che utilizzi con se stessa lo stesso rigore che usa con i cittadini. Invece non è così: mentre si sanziona la non conformità del contrassegno, non si procede a mettere a norma la segnaletica» continua Civati. A complicare il tutto ci si mette che ogni comune ha agito in modo diverso. «Verona e Besano, hanno invitato, singolarmente, i titolari per la sostituzione del contrassegno – ricostruisce Pirone, che martedì contesterà la sanzione davanti al giudice di pace – Arcisate ha ritenuto che il contrassegno potesse essere sostituito alla sua scadenza, come la patente di guida, a meno che l’interessato non dovesse recarsi all’estero e dopo il 15 settembre, i vigili hanno messo un avviso sul parabrezza, senza dare contravvenzioni». Sul caso sono intervenuti anche altre cittadini. «Leggo con stupore la notizia della multa ricevuta da due anziani per il pass disabili scaduto. Io mi sarei trovata nella medesima situazione con il pass di mio marito – commenta – Causa “la mia ignoranza della legge”, da quando mio marito è disabile ho pagato per due anni il bollo dell’auto a lui intestata, per sei anni non ho usufruito del bonus fiscale Enel per apparecchiature elettriche indispensabili alle sue esigenze vitali». «Bisognerebbe approfondire la conoscenza legislativa dei diritti e dei doveri dei disabili e capire a chi compete l’informazione, dato che le famiglie con problemi di disabilità hanno ben altro a cui pensare dal punto di vista sanitario». «I vigili urbani, invece di multare i nonnini, si rechino ad effettuare controlli all’ospedale Del Ponte dove i pedoni sono costretti a camminare al centro della strada in quanto i passaggi pedonali sono invasi dalle auto parcheggiate in “divieto di sosta con rimozione forzata”. Tali cartelli, comprati ed installati a spesa dei contribuenti, sono completamenti ignorati» è il suggerimento di .