«O famiglia o lavoro? No, famiglia e lavoro»

L’assessore Brianza ha presentato ieri a Varese le misure del Pirellone per la conciliazione

Ieri mattina l’assessore al Reddito di autonomia e Inclusione sociale di Regione Lombardia, , è stata a Varese per presentare la programmazione di Regione Lombardia per le misure di conciliazione vita-lavoro 2017/2018.

«Regione Lombardia ha già stanziato 3,5 milioni di euro, ai quali si devono aggiungere 2,5 milioni di risorse europee, che insieme renderanno possibile la conciliazione dei tempi di vita familiare con quelli lavorativi – ha annunciato l’assessore Brianza, a Varese – Sei milioni di euro in tutto, di cui 460 mila euro verranno destinati specificatamente all’Ats Insubria». La Regione conferma il modello di governance della precedente programmazione, ma ci sono alcune novità rispetto al passato. È

stata prevista una revisione delle reti, per cui le attuali 15 verranno riorganizzate in 8. L’assessore ha illustrato il piano per la valorizzazione del ruolo delle ATS, che dovranno garantire la sinergia e l’integrazione degli interventi con il Documento territoriale di indirizzo sulla conciliazione relativo all’analisi macro dei fabbisogni e le priorità del territorio. Infine, ci sarà una ulteriore concentrazione delle risorse, con individuazione di un panel di azioni finanziabili e di determinate priorità. L’obiettivo di queste manovre è quello di fornire migliori servizi alle famiglie.

«La conciliazione dei tempi vita lavoro – ha spiegato Francesca Brianza – insieme alle altre misure messe in campo dalla Regione, come ad esempio quella denominata “Nidi gratis” e “Bonus Famiglia”, vanno tutte nella medesima direzione: assicurare alle nostre famiglie la giusta assistenza e servizi adeguati, affinché non si debba essere costretti a scegliere tra la casa e il lavoro».

«C’è grande convinzione, da parte nostra, – aggiunge l’assessore – che queste azioni possano anche tradursi in un volano economico». L’operazione della Regione non è stata limitata all’investimento di risorse importanti, ma è stato deciso di connotare il tutto con un apposito brand. A tal proposito Brianza spiega: «siamo certi che la partnership pubblico privata, sia un elemento vincente per arrivare a coinvolgere con la spinta di Regione Lombardia il maggior numero possibile di soggetti». Il risultato che si punta ad ottenere è che «anche le piccole e medie imprese si dotino di quegli strumenti che le grandi multinazionali già da tempo mettono a disposizione dei lavoratori; misure di conciliazione e strumenti flessibili di lavoro come lo smart working, il telelavoro, il coworking che – conclude l’assessore – sommati alle misure messe in campo da Regione Lombardia come il ’Baby sitting, il pre e post scuola e i Grest estivi, consentano al lavoratore e alle famiglie di gestire al meglio le varie esigenze conciliandole».