Orizzonte Ideale contro le tasse. «Raccolta firme contro Galimberti»

Stefano Clerici, ex assessore della giunta Fontana, suona la carica

– «Il “patto per il rilancio del centro storico” mi sembra un polpettone avvelenato». Stefano Clerici, ex assessore alla tutela ambientale di Forza Italia, entra nel merito del patto per la sicurezza proposto dal Comune e sottoscritto lunedì scorso dalle associazioni di commercianti Ascom Confcommercio, Confesercenti e Aime. «La lettura che i commercianti hanno fatto del documento mi è sembrata un pochino miope – spiega Clerici – Hanno firmato “una tregua” con il Comune e, in cambio della revoca dell’aumento del Cosap, tassa che interessa i pubblici esercizi, hanno di fatto accettato il piano parcheggi, una misura che distruggerà tutte le attività economiche nel centro storico».

Clerici si interroga sul termine «baratto amministrativo»: «Mi chiedo dove stia questo baratto. I commercianti hanno accettato, in cambio del ritiro dell’aumento del Cosap, di collaborare per abbellire il centro storico. Ma l’amministrazione cosa fa? Io ho parlato con molti commercianti del centro riscontrando che sono rimasti perplessi. Spesso accade che le associazioni di categoria prendano una strada e che i semplici iscritti non si ritrovino nelle loro posizioni».

«Mi sfugge, in questo documento, il vantaggio per i commercianti – continua Clerici – Già la situazione del commercio, con lo sviluppo di internet e dei centri commerciali, non è più quella degli anni Ottanta e Novanta. In un contesto di questo tipo, la parte dell’amministrazione avrebbe dovuto essere quella di incentivare lo slancio e il coraggio dei consumatori. E invece non vedo alcun intervento migliorativo, se non che qualche esercente pagherà qualche euro in meno per mettere fuori i tavolini. I commercianti dal mio punto di vista – ma magari mi sbaglio – mi sembra che si siano dati la zappa dei piedi».

«Per quanto riguarda la sosta: siamo di fronte a un aumento vertiginoso dei costi. Il nuovo piano della sosta, nel bilancio del Comune, ha un valore di 4 milioni e 800 mila euro, un milione e mezzo in più rispetto all’anno scorso. Per l’anno corrente – dal primo luglio, data in cui entrerà in vigore, al 31 gennaio – il piano della sosta porterà nelle casse di Palazzo Estense circa 700 mila euro in più rispetto allo stesso periodo del 2016.

Quello che temo è che il piano della sosta si riveli un boomerang, che la gente rinunci a venire a Varese e che la previsione di maggiore introiti si riveli un fuoco di paglia. Il piano della sosta sarà un danno per i cittadini, per i commercianti e in terzo luogo anche per l’amministrazione perché alla fine i fondi non entreranno come da previsione di bilancio. L’assunzione dei nuovi ausiliari, inoltre, dimostra che il provvedimento non è volto a rendere la città più vivibile, ma a fare cassa».

Clerici annuncia azioni di protesta: «A breve avvieremo, come Orizzonte Ideale, una raccolta firme nei nostri gazebo e negli esercizi commerciali che aderiranno all’iniziativa. Cercheremo di protestare contro questo “sindaco delle tasse”, e in più faremo proposte concrete per alleviare i danni che sta facendo questa amministrazione».