«Orrigoni non è il padrone della città»

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Christian Campiotti, presidente della Fondazione Molina

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Christian Campiotti, presidente del Molina, inerente le polemiche che hanno investito la Fondazione varesina negli ultimi giorni.

Il signor Orrigoni, ex candidato sindaco del centrodestra, è venuto allo scoperto attaccandomi di persona. Gli ricordo che lui non è il mio padrone, come non è il padrone della città, perché fortunatamente è stato mandato a casa dagli elettori e quindi non può licenziare nessuno. Mi rallegro inoltre che sia stato mandato a casa perché avremmo eletto sindaco una persona che della città dimostra di saper poco, neppure l’ABC.
Ad esempio il Signor Orrigoni non sa che la Fondazione Molina non è

pubblica ma privata. Ignora che è un Ente di diritto privato, iscritto al registro delle Onlus.
Il Comune, in altre parole, non ha alcun potere di ingerenza nella gestione della Fondazione, neppure di stabilire indirizzi per la sua attività.
Il compito del Sindaco di nominare il CDA avviene per effetto di una libera decisione dello Statuto della Fondazione e NON per potere di ingerenza, gestione e controllo attribuiti al Comune.
Ne va, per paradosso, che una modifica dello Statuto ad opera del CDA potrebbe far ricadere in capo ad altro soggetto tale compito (ad esempio la Regione Lombardia o un soggetto anche religioso…).
I Consiglieri di Amministrazione, dunque, che durano in carica per un periodo di 5 anni indipendentemente da qualsiasi disposizione del regolamento comunale sulle nomine (che non ha rilevanza su un Ente privato quale la Fondazione), operano in assenza di qualsiasi rapporto di mandato e di rappresentanza rispetto a chi li ha designati, e sono tenuti ad agire esclusivamente in funzione degli interessi oggettivi della Fondazione.
Non ha alcuna rilevanza, giova ripeterlo, il fatto che la nomina del CDA avvenga ad opera del Sindaco, perché è su mandato della Fondazione.
Quanto sopra è sempre avvenuto e non sarà di certo questo CDA, o le pressioni politiche di questo acceso dibattito post elettorale, a snaturare tale circostanza di autonomia completa sempre verificatasi.
Da ultimo è bene ricordare che i fondi del Molina non sono pubblici, come erroneamente scritto da alcuni, ma privati, derivanti dal proprio patrimonio e dalla attività di erogazione di servizi socio assistenziali. Inoltre la Fondazione è un investitore professionale, con le caratteristiche di legge, già da prima della mia venuta in Fondazione
Il signor Orrigoni è probabilmente sempre mal consigliato da personaggi che non ne azzeccano mai una. Sono pertanto ulteriormente confortato dal fatto che gli elettori lo abbiano licenziato come sindaco della città.

Christian Campiotti