Partire dai fatti è la scelta giusta. E chi è vero sarà uno di noi

Il commento di Gabriele Galassi

Contano i fatti. Se ci sono i fatti, le parole possono anche essere parziali lasciando ancora qualcosa da scoprire: si può concedere tempo e credito a chi si presenta con i fatti. Il nuovo presidente del Varese, Fabio Baraldi, è salito in sella ieri, presentadosi ufficialmente a tifosi e città. Parole semplici e pesate, convinte. Qualche risposta evasa con un sorriso, altre con il carattere. Parole, e questo è il primo passo di ciò che conta,

arrivate dopo i fatti: martedì sera i giocatori hanno ricevuto i rimborsi di dicembre (la metà mancante) e di gennaio. Ora, come promesso dal vicepresidente Aldo Taddeo, «nelle prossime tre settimane i conti saranno pareggiati»: saranno quindi onorati i debiti nei confronti dei fornitori (che «hanno già ricevuto un acconto»: bene) e regolarizzati anche gli impegni con gli staff di settore giovanile e scuola calcio, una risorsa che Baraldi ha dichiarato fondamentale nella costruzione del futuro biancorosso e che il ritrovato presidente del settore giovanile Paolo Macecchini ha invitato «dal cuore, a curare».

Avanti, dunque, presidente Baraldi. Chi ama questi colori va convinto con i fatti, perché se ne sono vissute tante, troppe (solo le più recenti: Imborgia, Cassarà, Zeaiter) e fanno ancora male. Se ha sentito o sentirà un pizzico di diffidenza, sarà solo per un passato che obbliga, e insegna contemporaneamente, ad andarci con i piedi di piombo. Bettinelli lo ha svelato: la sua resistenza andava vinta. Ce l’ha fatta, e così ha convinto uno di noi. È una diffidenza sana, perché aperta a essere trasformata in fiducia. Quella fiducia che dovrà avere, nei suoi mezzi e nelle sue idee. Ascolti tutti, ma decida con la sua testa. Non abbia paura di fare. E, ancor meno, di sbagliare. Se accadrà abbia coraggio, quello di dire «scusa», di raccontare sempre la verità qualunque essa sia e, pure, il gesto più grande, se necessario: alzare la mano e chiedere aiuto. Qui le persone vere, che sanno mettersi a servizio del Varese e non viceversa, sono gradite, apprezzate, difese, venerate. Trasparenza, umiltà, coraggio, carattere, orgoglio. Sincerità. Così sarà uno di noi.