Pedonalità e molti eventi: «La città tornerà viva»

Ambrosetti promuove la chiusura del centro. «Ma con iniziative che attirino persone e famiglie»

La giunta ha deciso di puntare in maniera chiara ed incisiva su una strada: quella di sperimentare le pedonalizzazioni del centro storico nel fine settimana. E precisamente nelle serate di venerdì e sabato. Una scelta certamente coraggiosa, perché come tutte le innovazioni, indipendentemente dal successo o meno, attira forti critiche.

Ma anche riscontri molto positivi.

Come è quello del commerciante , titolare della storica Valigeria Ambrosetti, e presidente del comitato “Diamoci una mano Varesini”.

«Sono sempre stato d’accordissimo con la chiusura del centro – spiega Ambrosetti – anzi, a livelli ideale per quanto mi riguarda dovrebbe iniziare dalla fine dell’autostrada fino all’inizio della Brunella».

Un’ipotesi provocatoria, ma utilissima per far capire come il futuro della città di Varese, come quello di moltissime altre città del nostro Paese, è quello di creare zone pedonali sempre più ampie, in modo da rendere il centro storico sempre più vivo e vissuto dai cittadini e non solo.

«Sono fermamente convinto che la pedonalità – continua Ambrosetti – faccia arrivare sempre più persone in centro, soprattutto famiglie. Naturalmente, la chiusura delle strade alle auto non basta. Queste iniziative devono essere per forza di cose accompagnate dalla realizzazione di numerosi eventi, che facciano da polo attrattore per le persone».

E qui sottolinea come «non sono sempre e solo i commercianti a dover fare qualcosa per rivitalizzare la città. La pedonalizzazione non ha senso solo con i negozi aperti, ma devono esserci eventi, giochi per bambini, spettacoli di strada, musica. E tutte quelle altre iniziative che si accompagnino bene a questa sperimentazione».

Su questo punto Ambrosetti è chiaro, sottolineando come debba essere il Comune a fare da regia per gli eventi legati alle pedonalizzazioni. «Ovviamente noi lanciamo le nostre proposte e poi siamo pronti a portarle avanti in sinergia con le istituzioni – prosegue – noi come comitato “Diamoci una mano Varesini” ci stiamo muovendo così. E so che anche il comitato dei commercianti di via Sacco è disponibile a portare avanti iniziative, di concerto con il Comune».

E in vista del «Raduno nazionale dei cicloamatori, per fare un esempio, perché non sperimentiamo una pedonalizzazione, per dare spazio a chi si muove in bicicletta in città.

Dando la possibilità ai commercianti di installare stalli per bici davanti ai propri negozi. Potremmo chiudere il centro per un pomeriggio e lanciare lo shopping in bicicletta. Naturalmente, il Comune deve venirci incontro, ad esempio sospendendo il pagamento dell’occupazione del suolo pubblico. È questo che intendo per sinergia. Ma devo dire che da parte dell’amministrazione, del sindaco e dell’assessore Perusin, questa disponibilità io l’ho riscontrata. L’amministrazione è attenta e disponibile. E questo può essere veramente l’inizio di una vera collaborazione, mai vista prima a Varese». Una nota dolente riguarda le associazioni di categoria che, secondo Ambrosetti, «non per fare polemica, ma obiettivamente non fanno molto». E quindi secondo lui «le proposte devono arrivare dai comitati e dal singolo commercianti. Così può nascere un team che realizzi cose per Varese che finora non c’erano mai state».