«Piano sosta?A Varese vengono molte meno persone»

I commercianti chiedono a gran voce di sapere quanto si pagheranno i parcheggi in centro

A quanto ammonteranno le tariffe dei parcheggi di Varese? Questa è la domanda che si fanno i commercianti di Varese dopo aver letto il piano della sosta del Comune di Varese.

«Abbiamo deciso di fare immediatamente un incontro con i commercianti per ascoltare le idee della base. Ma la partita si giocherà veramente quando ci saranno comunicate le tariffe – afferma Marco Parravicini, fiduciario di Confcommercio Ascom Varese – In questo momento, l’unica certezza che abbiamo è che negli ultimi mesi la frequentazione di Varese è decisamente diminuita. Non sappiamo il perché, ma le persone in giro sono meno ed è un problema che deve essere affrontato. Certamente, un aumento delle tariffe non sarebbe la soluzione».

Parravicini cita uno studio di Confcommercio e Federmoda dal quale traspare che – dopo la costruzione del centro commerciale di Arese – Rho, Lainate, il Varesotto, il Comasco e Milano hanno visto una riduzione degli incassi nell’ordine del 20-30 per cento a seconda delle categorie dei negozi. «Sono rimasto un po’ perplesso vedendo che uno dei parcheggi satellite proposto dal Comune sarà nella zone dell’Iper. I commercianti del centro sono in competizione con i centri commerciali – continua Parravicini – Interroghiamoci anche sull’attrattiva della città, che non mi sembra essere molto qualificata». «Chiederemo un incontro con il sindaco e gli assessori Andrea Civati e Ivana Perusin: il fatto che non abbiano già comunicato le tariffe è un buon segno che ci fa sperare siano aperti tavoli di confronto».

«Per il momento il piano ci soddisfa, ma aspettiamo le tariffe – afferma Rosita De Fino, direttore di Confesercenti Territoriale – Durante la campagna elettorale abbiamo presentato un documento che è stato in parte accolto dal Comune, cosa di cui il nostro presidente Francesco Aletti Montano ringrazia. Per esempio, avevamo chiesto di dare ai dipendenti dei negozi la possibilità di parcheggiare in aree dedicate, cosa che è stata fatta. L’idea dei parcheggi periferici potrebbe funzionare, mi sembra una cosa un po’

ambiziosa, ma va sperimentata, anche se ad oggi non mi risulta che la frequenza delle corse dei bus aumenterà. Bene l’idea di incoraggiare le persone a parcheggiare in piazzale Kennedy, che ha una percentuale di utilizzo basso. Inoltre, lasciando l’auto lì, i clienti possono cambiare il loro giro, passando in altre strade rispetto a quelle abituali e facendo rivivere vie deserte». «C’è chi ritiene che il piano della sosta porti un danno ai commercianti, ma una rotazione più alta delle auto nei parcheggi potrebbe portare vantaggi, tanto più se sarà possibile pagare frazioni orarie» continua il direttore, che elenca anche due criticità: «Abbiamo fatto la richiesta di posti auto a sosta brevissima, di massimo 15 minuti, cosa che non abbiamo visto nel piano. Negli altri posti auto, a nostro parere, bisogna dare un tempo di sosta massimo di tre ore (e non di due)».

«Sono perplessa, ma prima di dare un giudizio al piano della sosta voglio capire bene – afferma Graziella Roncati Pomi, vice presidente vicario di Aime – La paura è che la città si desertifichi ancora di più. Ne parleremo in associazione e probabilmente organizzeremo una riunione con i nostri associati».