Più assunzioni per l’Agenzia formativa. Ma servono soldi

Il consiglio provinciale approva il nuovo statuto. Ma non mancano le tensioni per la carenza di fondi

Il consiglio provinciale approva la modifica dello statuto dell’Agenzia formativa di Varese: «L’obiettivo è il rilancio dell’ente cui vogliamo dare stabilità e autonomia finanziaria, anche per permettere l’assunzione dei tanti docenti precari», spiega Paolo Bertocchi, consigliere con delega a Istruzione e formazione. Nelle sue parole la rassicurazione ai lavoratori con cui inizierà, con l’incontro di oggi, «un percorso condiviso».

Elementi di tensione

Ma la tensione è alta e sta scritta nei numeri. I trasferimenti pubblici per l’Agenzia Formativa passano dagli oltre 3,3 milioni di euro erogati dalla Regione del 2014 ai 300mila euro di stanziamenti provinciali previsti per il 2019. Di qui la richiesta che Villa Recalcati rivolge al Pirellone perché crescano quantomeno i finanziamenti indiretti: dote scuola per tutti (e non solo alcuni) degli alunni dell’agenzia e maggiori contributi per gli alunni con disabilità.

A completare il quadro di un clima piuttosto teso c’è poi l’autosospensione dalla delega al personale del consigliere Luca Paris, segretario cittadino del Pd: «Prendo atto che, allo stato attuale, la mia iniziativa politica volta a ricostruire un clima di dialogo con i lavoratori e i loro rappresentanti non è stata supportata adeguatamente dal vertice dell’amministrazione provinciale», spiega l’esponente democratico.

Tutti i numeri

Statuto, Contratto di servizio e Bilancio triennale 2017-2019: sono questi i tre «strumenti strategici approvati dal consiglio provinciale per il rilancio dell’agenzia Formativa» spiega Bertocchi. L’Azienda speciale conta oggi 5 sedi, quasi 1300 alunni dei corsi triennali, 386 adulti in formazione e 201 operatori di cui solo il 24% (in pratica dipendenti della Provincia distaccati all’Agenzia e di cui è previsto il definitivo passaggio) assunti a tempo indeterminato.

Fino al 2014 l’Agenzia poteva contare sui trasferimenti regionali diretti: oltre 3 milioni di euro. «Nel 2015, nonostante la difficile situazione finanziaria, abbiamo destinato 1 milione e 350 mila euro per coprire i mancati trasferimenti regionali – ricorda Bertocchi – l’anno scorso siamo scesi a 410 mila euro e una stima prudenziale porta a 300 mila il contributo per il 2019, grazie alla sempre maggiore autonomia finanziaria dell’Agenzia».

Ma perché i conti possano tornare bisogna che il sistema della dote scuola (che viene ridiscusso in Regione) copra tutti gli alunni, potenziando anche i contributi per quelli con disabilità.

Per stimolare il rilancio e la maggiore solidità dell’Agenzia il consiglio provinciale ha poi approvato un nuovo Contratto di servizio, eliminando il divieto di assunzione a tempo indeterminato che non solo ha costretto il personale alla precarietà, ma è stato anche al centro di alcune vertenze.

In più, grazie alle linee guida suggerite dalla Liuc (cui la Provincia ha chiesto di seguire il rilancio dell’azienda speciale), nell’organigramma dell’Agenzia formativa c’è ora un nuova struttura «innovazione e sviluppo», con il compito preciso di «progettare e innovare gli interventi di formazione e i servizi per il lavoro».