Più sicurezza sulle strade. Una pedalata per sensibilizzare

Partirà questa mattina dai Giardini Estensi l’iniziativa organizzata dalla Fiab nell’ambito del Cicloraduno

Il tema della sicurezza stradale, soprattutto delle categorie meno tutelate e più a rischio come pedoni e ciclisti, è un tema caldo, che sta a cuore a molti cittadini anche a Varese.

Questa mattina, nell’ambito del Cicloraduno nazionale FIAB, alle 11.30 partirà dai Giardini Estensi una pedalata urbana aperta a tutti per sensibilizzare sulla mobilità sostenibile e la sicurezza, come parte della campagna nazionale #CodiceDiSicurezza. La campagna, anche tramite numerose petizioni, vuole sollecitare Parlamento e Governo a completare l’iter di riforma del Codice della Strada, con il disegno di legge delega che, approvato dalla Camera, è fermo in Senato da due anni e mezzo: se l’attuale legislatura si concludesse senza l’approvazione definitiva, si perderebbe il percorso fatto finora, con una riforma del Codice che per la prima volta mette al centro la sicurezza della persona e la mobilità sostenibile.

Sulla sicurezza stradale, argomento spesso al centro del dibattito sui social, è nato da qualche tempo un nuovo gruppo Facebook, “Comitato spontaneo cittadini di Varese”, che, fondato due mesi fa, conta già oltre 300 iscritti, proponendosi come luogo di confronto specifico sul tema. Il comitato organizzerà alle 18.30 di giovedì prossimo, 29 giugno, un presidio ai Giardini Estensi per sensibilizzare i cittadini e spronare l’amministrazione comunale a fare di più in questo ambito.

Abbiamo chiesto a uno dei fondatori del gruppo, , di spiegarci la nascita del comitato, i suoi obiettivi e rivendicazioni.

«Il gruppo Facebook è nato per iniziativa di utenti che si sono conosciuti in “Varese Sporcizia e Degrado” iniziando a dialogare sul tema della sicurezza stradale. Il nostro comitato, lo sottolineo, non ha alcun interesse politico né colore o bandiera. Siamo dei semplici cittadini che hanno a cuore la battaglia per una città più sicura. Il presidio che organizzeremo giovedì ai Giardini Estensi è aperto a tutti e sarà una manifestazione pacifica, che ha ottenuto le autorizzazioni da Comune, Polizia Locale e Questura. L’obiettivo è solo quello di sensibilizzare e chiedere a Sindaco e Vicesindaco di fare di più per quanto riguarda la sicurezza stradale, la tutela dei pedoni e quella dei cittadini di fronte alla microcriminalità in aumento».

Il fondatore del gruppo ritiene che si sia fatto davvero poco da questo punto di vista nel primo anno della nuova giunta, così come negli anni precedenti.

«Dopo il moto di sdegno in conseguenza della tragedia di viale dei Mille lo scorso settembre – spiega – sono seguiti molti propositi, è stato reso sicuro l’attraversamento in quella strada, ma altrove la situazione non è cambiata e investimenti e morti sulle strade della nostra città sono continuati. Sono assolutamente favorevole alle soluzioni che vorrebbe introdurre l’amministrazione, come una miglior illuminazione, dossi, e limite a 30 km/h in prossimità degli attraversamenti pedonali più importanti, vicino alle scuole e nelle aree residenziali, così come l’accensione notturna dei semafori negli incroci più pericolosi. Finora, però, a parte i VeloOk come dissuasori di velocità la situazione non è cambiata e anche le strade (su cui il Comune ha annunciato settimana scorsa importanti interventi nel piano estivo di asfaltature), soprattutto nelle periferie, sono molto malconce. Come comitato speriamo venga fatto molto di più per la sicurezza dei pedoni e dei cittadini di Varese».

Petrocelli infine giudica positiva la sperimentazione dei “weekend a piedi” promossa dal Comune, con la chiusura al traffico i venerdì e sabato sera di alcune vie centrali che, soprattutto nel caso di via Sacco, sta facendo molto discutere in città.

«Personalmente sono favorevole a questa iniziativa. Garantisce un modo diverso di vivere la città, con attenzione ai pedoni e alle famiglie, liberi di passeggiare in tranquillità. Sulle numerose polemiche penso che i cambiamenti importanti fanno sempre discutere, bisogna abituarsi e pensare a regolare meglio il flusso di traffico che finisce per congestionare via Veratti. Ai tempi anche la chiusura al traffico di corso Matteotti fu accompagnato da perplessità e proteste, ma oggi risulta inconcepibile pensare quella via aperta alle automobili».