Premiati i migliori studenti varesini. In ricordo della giornata della Liberazione

Ieri mattina all’Insubria la consegna dei riconoscimenti nell’ambito di una tradizione che dura ormai da 70 anni

Si è svolta ieri mattina nell’aula magna dell’Università dell’Insubria la cerimonia del Premio XXV Aprile 1945, che ogni anno consegna gli attestati ai migliori alunni delle classi terze, quarte e quinte di tutte le primarie varesine.

Una sala gremita dai piccoli studenti, dai loro insegnanti, dai genitori e da diversi dirigenti scolastici alla presenza delle istituzioni: oltre al sindaco Davide Galimberti, al presidente del consiglio comunale Stefano Malerba e all’assessore alla Pubblica Istruzione Rossella Dimaggio c’erano infatti alcuni consiglieri comunali, la dottoressa Paola Benetti in rappresentanza dell’Ufficio Scolastico Territoriale e l’onorevole varesina Maria Chiara Gadda, che ha omaggiato i bambini della Costituzione italiana da parte del Ministero.

Una felice tradizione che nella nostra città si rinnova da ben 70 anni, essendo stata avviata nel 1947, com’è stato ricordato dalle parole del primo cittadino di Varese che ha letto ai bambini alcuni dei passi della delibera comunale che istituiva il premio, nato per ricordare il significato della Liberazione.

Una mattinata di grande entusiasmo e dove, a tratti, è diventata protagonista anche la commozione: una bambina, emozionatissima, è scoppiata in lacrime di gioia, ed è stata consolata da un altrettanto commossa Margherita Giromini, che in qualità di presidente dell’Anpi di Varese – sezione “Comandante Claudio Macchi” – ha coadiuvato l’organizzazione del premio e ha invitato a testimoniare il periodo della Resistenza varesina e della giornata della Liberazione il novantunenne e sempre arzillo partigiano Luigi Grossi detto “Cin”: il discorso è stato introdotto dalle musiche della banda “Iqbal” dell’Istituto Comprensivo Varese 1 “Don Rimoldi” diretta dalle insegnanti Fiorenza Taglione e Giovanna Bellucci.

Particolarmente intenso e pregno di emozioni è stato anche il momento della consegna dell’onorificenza alla poetessa e scrittrice francese Francine Christophe, sopravvissuta al campo di concentramento di Bergen-Belsen.

A conclusione di una mattinata davvero speciale e da ricordare, a tutti i bambini è stato infine donato il romanzo “Stelle di panno” di Ilaria Mattioni, docente di pedagogia dell’Università Cattolica: l’opera è una bellissima storia di amicizia ambientata nella Milano degli anni delle leggi razziali.