Prevenire l’influenza con il vaccino. Ecco chi rischia

Promossa da Ats Insubria, fa leva sull’importanza di prendersi cura di sé e degli altri

Al via la campagna vaccinale contro l’influenza. Un’attività di promozione della salute prevista dalla riforma del Sistema Sanitario Regionale che coinvolge le Asst dei Sette Laghi e Valle Olona per il territorio di Varese.

La campagna 2016-17 dell’Ats Insubria – che inizierà giovedì 3 novembre – fa leva sull’importanza di prendersi cura di sé e degli altri. Lo slogan è: «Prevenire l’influenza è una scelta. Tu da che parte stai?».

«Questo invito sottolinea che essere in salute è una scelta consapevole e libera – ribadisce Anna Maria Maestroni, direttore sanitario dell’Ats Insubria – Il nostro obiettivo è rendere i cittadini sempre più partecipi e artefici del loro stato di salute: la vaccinazione antinfluenzale consente di prevenire la comparsa delle complicanze dell’influenza, particolarmente pericolose per la popolazione sopra i 65 anni e le categorie a rischio».

Quest’anno, con l’obiettivo di vaccinare almeno 5 mila persone in più rispetto all’anno scorso, saranno inviate dall’Ats Insubria comunicazioni mirate agli over 65. Un dato interessante è che non tutti gli aventi diritto ricorrono alla vaccinazione. La copertura vaccinale relativa all’antinfluenzale per il 2015 si è attestata intorno al 40% nei soggetti d’età pari o superiore a 65 anni con una flessione che è stata rilevata in tutte le Regioni italiane. La copertura nazionale per la campagna 2015-16 ha raggiunto quasi il 50% e anche la Lombardia si è attestata sul 48% circa.

«La dilagante informazione desta preoccupazione – aggiunge Tiziana Quirino, infettivologa dell’Asst di Valle Olona e Busto Arsizio – È fondamentale che la popolazione capisca i significativi vantaggi della vaccinazione: più è alta la percentuale di persone vaccinate, infatti, e minore è la possibilità che il virus influenzale si propaghi nella popolazione».

L’influenza è una malattia molto contagiosa e acuta e per questo non va sottovalutata. Infatti – oltre a causare febbre, dolori senso di stanchezza e sintomi respiratori come la tosse – può aggravarsi con pericolose complicazioni polmonari come bronchiti o broncopolmoniti. Di contro, non ci sono particolari controindicazioni alla somministrazione del vaccino; solo le persone che abbiano già avuto in passato reazioni avverse non devono essere vaccinate.

In Italia, nella stagione precedente, il picco epidemico è stato raggiunto all’ottava settimana e ha avuto durata di 12 settimane; sono stati segnalati 89 casi gravi e 32 decessi da influenza. Di rilevanza è che il 76% dei casi gravi e il 63% dei decessi della passata stagione presentava almeno una patologia cronica preesistente per la quale la vaccinazione è raccomandata, mentre solo il 9,7% dei casi gravi era vaccinato.

Tre donne erano in gravidanza, nessuna delle quali si era sottoposta al vaccino. Per vaccinarsi è opportuno rivolgersi a partire dal 3 novembre al proprio Medico di famiglia, oppure ai Distretti delle ASST Lariana, Sette Laghi e Valle Olona, come indicato sul sito www.ats-insubria.it

La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta gratuitamente a: persone dai 65 anni in su, anche in buona salute; malati cronici di qualunque età; persone che sono spesso a contatto con malati fragili; donne in gravidanza se oltre il primo trimestre di gestazione; professionisti che per lavoro sono a contatto con animali che potrebbero trasmettere virus influenzali non umani; forze di polizia e vigili del fuoco. n