Profumi, colori e musica. La Primavera invade Varese

Via Sacco e via Robbioni protagoniste ieri tra bancarelle, giochi per bambini e giovani artisti

È stata una Festa di Primavera baciata dal sole, quella che ieri ha letteralmente invaso il centro cittadino, per l’occasione chiuso al traffico nelle vie Sacco e Robbioni: un evento organizzato dal Comune di Varese in collaborazione con Asacom, il Distretto Urbano del Commercio, il Comitato di via Sacco e le associazioni culturali 23&20 e WG Art.

Una Varese come non la si vedeva da tempo, con le vie del centro brulicanti di vita sin dalle sette del mattino, il tutto in concomitanza con la festività delle Palme, la settimana del Design a cui partecipava anche la Galleria Manzoni e l’antico Mercato Bosino che riempiva, come ogni seconda domenica del mese, corso Matteotti. Una quarantina di bancarelle di ogni tipologia, dalle calze ai tendaggi, dai Topolini d’epoca ai salumi di Monteviasco passando per il fruttivendolo e i pellami ha trasformato l’intera via Sacco in un enorme Mercato di Primavera festoso, con giocolieri e musiche dal vivo, il castello gonfiabile per i bambini e gli esercenti, che avevano fortemente creduto in questa giornata, tutti aperti a partire dal Talco Nero con la sua birra luppolata e gentile, morbido avvio per una full immersion domenicale fieramente bosina.

E se da un lato la manifestazione si estendeva ai Giardini Estensi, con la caccia alle uova, il truccabimbi, e i laboratori creativi per i bambini organizzati da 23&20, dall’altro, specularmente, è andata a rivitalizzare la via Robbioni, facendola incredibilmente risorgere dal degrado e dall’oblio. Tutto questo grazie al genio ed alla tenacia di e dei suoi artisti della WG Art, che in sole tre settimane hanno riportato in vita uno dei luoghi più amati dai varesini riguadagnandolo all’arte e alla cultura: i locali dell’ex libreria Veroni vuoti da dieci anni esatti.

Un open space di 500 metri quadri che il proprietario, Enrico Ambrogio Rossi, ha ceduto fino al 31 ottobre in comodato d’uso ai “cugini” di Ravo, credendo da subito nel progetto di riqualificazione sottopostogli da Ileana: «Un caso da manuale di rigenerazione urbana» ha ammesso l’assessore Andrea Civati «esempio anche per altri luoghi dimenticati».

Un luogo nuovo, Sub-Strato, che programmaticamente diventerà fucina di creatività e di eventi legati alle varie arti e alla cultura, e che nella giornata d’inaugurazione ha già parlato chiaro con le innumerevoli opere esposte dentro e fuori sulla via, con il rock e l’hip hop dal vivo in piazzetta Liala; non ultimo, promuovendo i sapori del territorio per strada – l’Ape Gelato di Buosi, El Perro Loco con la squadra ufficiale di barbecue varesina, la Poretti alla spina, lo street food della Bottega Lombarda di Bodio coi suoi cartocci di mondeghili e di risotto con la luganega.

Un fiume di gioventù che non si vedeva da tempo in quella via e che, come ha sottolineato la signora Elvira Salerno, classe 1934, dello storico autonoleggio omonimo – unica impresa a resistere da anni in quei luoghi – riporta indietro di decenni e apre il cuore.