Quel regalo speciale. «La forza di Erika sorreggerà chi lotta»

Ieri donati 6.370 euro da mamma e papà Gibellini a tre associazioni che sostengono i bimbi malati. «Uniti per il bene nel ricordo: la vita è questa»

– Il quinto piano dell’ospedale Del Ponte di Varese si chiama oncoematologico pediatrico e solo il nome incute disagio. Ma appena superata la doppia porta blu che sta alla fine delle scale, ci si trova davanti a una sala giochi come tante altre e al sorriso vivace degli ospiti del reparto. È uno spazio sereno dedicato ai bambini ammalati e fa tenerezza vedere i loro disegni colorati appesi alle pareti.Ce n’è anche uno di una bimba filippina, accompagnato da un foglio scritto dalla mamma, che si offre per lavori di badante e di pulizia. I muri del quinto piano dell’ospedale non sono freddi ma trasudano calore.

Lo stesso che ha accolto, sua moglie e la piccola Sofia, per ricordare Erika, «la guerriera biancorossa» scomparsa di recente per un tumore. Sulla veranda del reparto, realizzata per regalare un frammento di cielo e la bellezza del panorama varesino ai bambini e ai loro genitori, la famiglia di Erika ha donato i 6.370 euro raccolti nei giorni scorsi a tre realtà del territorio rappresentative di altrettanti luoghi in cui Erika ha trascorso il suo percorso di cura: l’Associazione Bianca Garavaglia, a sostegno dell’Istituto dei Tumori di Milano, la Fondazione Giacomo Ascoli, a sostegno del day hospital “Giacomo Ascoli” dell’ospedale Del Ponte, e la fondazione “Il Ponte del Sorriso”, a sostegno del reparto di pediatria.

Il direttore generale dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale dei Sette Laghi ha sottolineato «la forza dei genitori nel voler trasformare il proprio dolore in aiuto per gli altri», e il sindaco di Varese ha ringraziato la famiglia per l’impegno nella raccolta dei fondi, trasmettendo, l’abbraccio dell’amministrazione comunale. , insigne diabetologo e primario di Pediatria, ha ricordato l’entusiasmo contagioso di Erika che anche ora, attraverso la forza dei suoi genitori, spinge tutti i medici ad avere coraggio,

a superare la sconfitta e ad andare avanti a combattere per ottenere in futuro risposte che oggi non si possono avere. Il momento più toccante si è avuto quando papà e mamma Gibellini hanno ringraziato tutto lo staff medico, in particolar modo i medici – Marinoni, Tozzi, Negri e Robustelli – e hanno consegnato, insieme ad Alice, miglior amica di Erika, ai rappresentanti delle tre associazioni, tre buste con i fondi raccolti grazie al Varese Calcio, ai ragazzi della Curva Nord, all’Accademia Dorsi, alle scuole di Brebbia e Malgesso e a tanti altri amici.

rappresentante della Fondazione Il Ponte del Sorriso, ha regalato alla famiglia un origamo per trovare la pace mentre , dell’associazione Bianca Garavaglia, lascia ai genitori un consiglio molto utile, vissuto sulla propria pelle: «Non smettere mai di condividere con gli amici e le persone vicine perché questo dà la forza di andare avanti».Ovviamente c’era anche , papà del piccolo Giacomo a cui è intitolato il reparto di oncoematologia: «Quando si può dire che una vita sia finita?», ha chiesto. E poi ha dato la sua risposta: «Quando attraverso il ricordo, così tante persone si riuniscono per fare del bene a favore degli altri».