«Recuperiamo piazzale Pogliaghi»

La festa per i 50 anni degli Amici del Sacro Monte è stata l’occasione per la richiesta al sindaco

Una festa in grande stile, quella organizzata per i 50 anni degli Amici del Sacro Monte, fondata il 6 febbraio 1967 quale Comitato promotore per lo sviluppo del Sacro Monte al Camponovo: proprio l’albergo ristorante che fu di Domenichino Zamberletti, oggi rinato quale centro culturale sotto l’egida di Augusto Caravati, è stato il luogo eletto per celebrare il mezzo secolo di vita.

A brindare con Ambrogina Zanzi, presidente da un decennio dell’associazione, assieme al vicepresidente Giovanni Trotta e alla direttrice del periodico “Il nostro Sacro Monte” Maria Rosa Bianchi c’erano l’arciprete di Santa Maria del Monte Monsignor Villa, il sindaco Davide Galimberti e il vicesindaco Daniele Zanzi, al quale la presidente ha rivolto un accorato appello per la riqualificazione dell’area di sosta di proprietà pubblica, già spazio per picnic e gioco per bambini, presso il piazzale Pogliaghi, al di sotto del monastero delle Romite Ambrosiane: un luogo da tempo trascurato eppure particolarmente caro ai sacromontini.

«Al Sacro Monte – ha spiegato ai presenti Ambrogina – non esistono spazi analoghi, tanto che genitori e nonni frequentemente si rassegnano a portare i loro piccoli presso il Santuario dove si trova la grande scultura di Paolo VI e dove le pecorelle scolpite offrono inopportune pratiche di gioco».

Non è raro infatti vedere i bambini salire in groppa alle pecore bronzee del monumento di Floriano Bodini, scambiate quotidianamente per un’inusuale giostra. Unica eccezione alla mancanza di luoghi ricreativi, la piccola area giochi sul balconcino verde sopra il Mosé, è stata attrezzata con elementi lignei 15 anni orsono grazie alla bella idea di Elena Brusa Pasqué, presente al pranzo.

In occasione del cinquantesimo, quindi, la condottiera sacromontina ha fatto richiesta all’amministrazione comunale di riqualificare la storica area verde abbandonata da tempo riordinandone i sentieri, le scalinate e i luoghi per la sosta e di integrarli con giochi adatti ai più piccini. Un’area vicina al piazzale degli autobus contraddistinta da una guglia rocciosa di notevole apparenza, che potrebbe tornare un luogo attrattivo grazie alla protezione e alla freschezza delle piantumazioni. Positiva la risposta del vicesindaco Zanzi, che ha effettuato di recente e personalmente un sopralluogo e ha promesso risposte concrete nei prossimi tempi.

Molti i presenti al pranzo nei suggestivi locali del Camponovo, fra soci e simpatizzanti. A Marinella Lonati, storica sacromontina e discendente dalla più antica famiglia di ristoratori di Santa Maria del Monte – il bisnonno gestiva la cinquecentesca Locanda del Moro in via Beata Caterina Moriggi – è andato il riconoscimento di socio onorario quale tesoriera delle tradizioni: come gentile omaggio a tutti i presenti, la signora ha donato le giromette, impastate parte in biscotto parte in azzimo, e ne ha raccontato l’origine che si perde nella notte dei tempi così come la forma primitiva, benché la foggia odierna risalga al Settecento e sia la stilizzazione di un soldatino con la piuma colorata sul cappello.