Retata della polizia alla tendopoli

Gli agenti della questura sono intervenuti alle 5.30. Nella mattinata il sit-in di Confconsumatori

– Tendopoli in stazione: controlli all’alba della polizia di Stato. Alle 5.30 l’arrivo degli agenti, notati da numerosi residenti, che avrebbero trovato però una decina di giacigli di fortuna vuoti, i pochi effetti personali abbandonati e la sporcizia che nelle ultime settimane ha fatto montare allarme e preoccupazione in un crescendo dalla prima denuncia della situazione di degrado formulata dal consigliere regionale di Fi Luca Marsico lo scorso novembre.

«Gli agenti non hanno trovato nessuno durante il controllo – dice l’assessore ai Servizi Sociali Roberto Molinari – ipotizziamo che questo sia il risultato dei numerosi controlli già messi in campo dalle forze di polizia che ringraziamo».

E ieri mattina alle 10 si è tenuto il sit-in organizzato da Confconsumatori Varese per «chiedere un intervento risolutivo di una situazione che è intollerabile in primo luogo – dice la presidente Mariella Meucci – per queste persone costrette a vivere in condizioni inaccettabili».

Presenti anche l’associazione Gea, l’associazione articolo 3 e Rivoluzione cristiana. Sull’esito dell’operazione della polizia di Stato «chiederò informazioni direttamente al sindaco Davide Galimberti – spiega Meucci – è chiaro che quanto avvenuto questa mattina (ieri per chi legge) è frutto della denuncia di Marsico della situazione e dell’interessamento super partes e senza alcuna implicazione politica di Confconsumatori e delle realtà che era qui oggi».

In effetti sino a pochi giorni fa la tendopoli (lo provano decine di immagini) era “abitata”. «Spero che queste persone siano state identificate – continua Meucci – e trovino alloggio in strutture idonee. Andiamo verso la stagione più fredda: chiederà al sindaco se c’è una soluzione che permetta loro di non dover affrontare le temperature invernali in quelle condizioni».

Il punto, lo aveva sollevato già Marsico, non è soltanto allontanare queste persone dalla stazione ma evitare «che vi tornino lavorando affinché trovino una sistemazione accettabile». Meucci aggiunge: «chiederò sempre al sindaco quali sono i tempi, adesso che la tendopoli è vuota, per il ripristino del luogo. Affinché l’area venga ripulita. Ma prima di tutto chiederò che ne è stato di queste persone affinchè non debbano più vivere in condizioni simili».

E Alessia Longo, segretario provinciale di Rivoluzione Cristiana conclude: «Io e Lorenzo Di Renzo, responsabile provinciale giovani, abbiamo partecipato a questa manifestazione col fine di sensibilizzare su questo tema e ci fa piacere che la zona sia stata sgomberata. Ma per quanto? Un giorno, due, quindici? Servono soluzioni strutturali che sappiano da un lato aiutare i nostri disagiati e dell’altro riportare decoro nella zona stazioni. La politica non può tirarsi indietro e deve sapersi assumere le responsabilità che le sono proprie. Da due anni con Gennaro Gesuito chiediamo di poter discutere il nostro progetto, ossia la costruzione della Cittadella Solidale».