Salviamo lo sport

Per rilanciare i diversi settori occorre una nuova pianificazione generale degli impianti in città. L’assessore Civati: «Pochissimi gli investimenti in passato, le strutture soffrono del tempo che passa»

La situazione degli impianti sportivi varesini è un tema delicato: il Palazzetto, inaugurato nel 1964, è stato ampliato nel 1992 e poi sottoposto a numerosi interventi di restyling a partire dal 2011, lo stadio Franco Ossola nella sua attuale configurazione risale al 1967, il Palaghiaccio è stato costruito negli anni Settanta, la piscina di via Copelli ha ormai 30 anni e anche le strutture minori non sono in condizioni migliori. Abbiamo chiesto ad , direttamente coinvolto in qualità di assessore alla Pianificazione del Territorio e Realizzazione Opere Pubbliche, qual è lo stato degli impianti e soprattutto se vi sono al riguardo dei progetti in cantiere.

Secondo Civati «il vero problema degli impianti sportivi varesini è che ormai da anni non vengono compiuti interventi sistematici. Negli ultimi decenni non è stata realizzata nessuna nuova palestra, nessun campo sportivo, nessuna piscina, nonostante le promesse. Pochissimi sono stati gli investimenti ed è quindi inutile negare che le strutture della città soffrono del tempo che passa, cosa che vale per le strutture maggiori, dal Palaghiaccio allo stadio Franco Ossola, ma soprattutto per quelle minori, dai campetti rionali alle palestre».

Civati ha poi proseguito: «da un lato la nostra amministrazione sta cercando di prestare maggiore attenzione alle manutenzioni ordinarie di questi immobili, dall’altro lato abbiamo però dato impulso ad un’opera, annunciata da anni, che è quella dell’investimento sul campo di atletica “Bellorini” di Calcinate degli Orrigoni. I lavori partiranno nelle prossime settimane, con il rifacimento complessivo di tutto il manto della pista di atletica, la realizzazione di una pista coperta di 110 metri per gli allenamenti nella stagione invernale, la sistemazione dei riflettori e la riqualificazione di tutti gli spogliatoi. È un progetto importante, dal valore economico significativo».

Riguardo a due impianti che soffrono particolarmente l’avanzare degli anni, il Palaghiaccio di via Albani e la piscina comunale di via Copelli, Civati ha sottolineato come il bando per il rifacimento del Palaghiaccio sia andato sempre deserto negli ultimi anni proseguendo, «la questione del Palaghiaccio viene affrontata con le associazioni sportive che lo utilizzano ed è un problema di non facile soluzione, perché, per realizzare gli interventi necessari, servono milioni di euro. Potrebbe sembrare conveniente costruirne uno nuovo, partendo da zero, ma la demolizione dell’attuale edificio avrebbe un costo, bisognerebbe poi trovare una nuova area adatta, con determinate caratteristiche e una determinata superficie, e ciò non è così facile a Varese e dintorni. Rifarlo sulla stessa area costringerebbe invece ad anticipare subito gli investimenti per la demolizione, privando inoltre i varesini per un certo periodo di un impianto per la pratica degli sport sul ghiaccio».

Per quanto riguarda la piscina di via Copelli, l’assessore ha affermato: «La piscina comunale è strutturalmente idonea, ma è comunque un impianto che ha oltre trent’anni, quindi deve essere costantemente monitorato ed è proprio quello che viene fatto. È chiaro che non è la piscina dei miei sogni, però anche in questo caso la soluzione non è semplice: rifare una piscina non è banale, ma stiamo lavorando ad una soluzione che pensiamo di poter presentare nei prossimi mesi».

Civati ha anche ricordato che, mentre i due impianti maggiori della città, Franco Ossola e Palazzetto, sono affidati alla manutenzione delle società sportive che li hanno in concessione e sui quali, salvo casi eccezionali, il Comune non compie interventi, c’è un progetto in corso d’opera, la “Cittadella del Rugby”, che riguarda il campo “Aldo Levi” a Giubiano. «Si tratta di un progetto molto importante, finanziato dal CONI con 510mila euro, e speriamo di poterlo avviare entro la fine del 2017, riqualificando totalmente l’impianto sportivo di Giubiano e garantendo anche la possibilità di organizzare manifestazioni internazionali. Verranno realizzate una nuova tribuna, un nuovo accesso, un nuovo campo, un campetto di allenamento per i ragazzini del minirugby e una “club house”, punto di ritrovo per gli amanti della palla ovale, tutte novità che possono permettere al Rugby Varese di crescere».

Conclusione dedicata alla possibile costruzione di una nuova palestra comunale, mancanza molto sentita nel mondo dello sport cittadino. A questo progetto sarebbe fortemente interessato l’imprenditore Gianfranco Ponti, cofondatore e finanziatore del terzo polo giovanile varesino di pallacanestro, il Basket Ignis Varese 1960, con l’intento di dotare la nuova società, nata ad inizio 2016, di una struttura polifunzionale, riservata non solo al basket ma aperta anche ad eventi culturali e sociali. «Per il momento non ci sono novità – afferma Civati – la nostra amministrazione si è resa assolutamente disponibile a collaborare fattivamente. Sta al gruppo di privati elaborare e sottoporci un progetto, che analizzeremo una volta che ci verrà presentato».