Scippo con fuga poi le manette. Minore tradito da Facebook

L’episodio è accaduto sul treno, vittima una coetanea. In azione la Polfer

A 16 anni scippa il telefonino a una coetanea sul treno. Gli agenti della polizia ferroviaria hanno rintracciato e arrestato il ragazzo. Gli inquirenti hanno seguito le sue tracce attraverso i social network svelando l’identità di chi si nascondeva dietro un fantasioso nick name.

Quando le manette sono scattate il ragazzino è stato trovato in possesso del telefonino rubato: la classica pistola fumante. Lo “scippo” è avvenuto nello scorso fine settimana. Il ragazzino originario della Costa d’Avorio ha agito in modo molto rapido. Ha letteralmente tolto di mano in un lampo lo smartphone di una coetanea mentre entrambi si trovavano su un treno diretto a Varese. Il ragazzino è poi fuggito scendendo dal treno alla stazione di Venegono Inferiore e riuscendo a sparire, confondendosi tra gli altri pendolari.

Una volta giunta a Varese la vittima ha immediatamente raggiunto dagli agenti della Polfer raccontando l’episodio e gli inquirenti si sono messi sulle tracce del responsabile del furto, partendo dalle immagini della videosorveglianza della stazione. Dall’analisi delle riprese video gli operatori hanno notato la presenza di due giovani sospetti nei pressi del treno in questione. L’esperienza e la conoscenza del territorio dei poliziotti hanno consentito di individuare uno dei due giovani che, messo alle strette, ha indicato un suo conoscente quale autore del furto, identificandolo però solo con il nickname del social network con cui erano soliti comunicare.

Il primo ragazzo era conosciuto agli inquirenti; è stato il colpo d’occhio degli agenti, guardando i filmati, a consentire agli operatori di arrivare a lui. Una volta ottenuto il nickname usato dal ragazzo gli uomini della Polfer si sono messi al lavoro per dare un vero nome al ladro. Le indagini si sono quindi spostate sul web riuscendo, tramite accertamenti di polizia, a smascherare la vera identità del giovanissimo malvivente nascosta dietro al nickname.

Le successive attività dei poliziotti hanno portato al rintraccio del giovane ancora in possesso dello smartphone rubato.Il minore è stato fermato e accompagnato all’Istituto Penale Minorile Beccaria di Milano su disposizione della Procura dei Minori di Milano che ha valutato la gravità dei fatti ed il reale pericolo di fuga del minore che da mesi non viveva più con la famiglia.

L’operazione perfetta portata a termine con estrema rapidità dagli uomini della Polfer dimostra come, una tempestiva denuncia, possa fare la differenza in casi come questo. Dimostra inoltre come le tecniche investigative messe in campo dalla polizia di Stato siano costantemente al passo con la società in costante evoluzione. Non soltanto per l’utilizzo dei video delle telecamere, in questo caso fondamentali sono state le competenze degli agenti di muoversi attraverso la rete, regno dei giovanissimi, e costantemente monitorata.

La giovane vittima ha già riottenuto lo smartphone rubato. Il ragazzino dalla vita ramenga risponderà di accuse pesanti.