Sempre più investimenti a Varese. È emergenza

Ieri l’ennesimo incidente, con vittima un pedone, in via Sanvito. L’amministrazione corre ai ripari

Ieri l’ennesimo investimento di pedone. Questa volta la malaugurata vittima è stata travolta tra via Sanvito e via Sacco, dopo la rotonda di via XXV Aprile. Sabato è stata la volta di un’anziana, falciata da un’auto abbagliata dal sole a Sant’Ambrogio, davanti all’ex Binetti. Questi sono solo due dei tanti i feriti sulle nostre strade. Senza contare i casi più disperati, come quello della povera Giada Molinaro, la studentessa che ha perso la vita in viale dei Mille nel settembre scorso per colpa di un pirata della strada.

«Via Sanvito è una strada su cui passano numerosi studenti e su cui erano stati installati dei “rialzi” per moderare la velocità delle auto. Dispositivi che però sono stati rimossi perché intralciavano il passaggio degli autobus – ricostruisce il vice sindaco Daniele Zanzi – Va precisato che il problema in via Sanvito non è quello della velocità, che non è eccessiva specialmente in direzione del centro città. Sicuramente alla sera potenzieremo l’illuminazione, già nei giorni scorsi abbiamo potato gli alberi in via XXV Aprile in modo da non oscurare i lampioni».

Qualche anno fa la polizia locale aveva effettuato alcuni sopralluoghi in via Sanvito, riscontrando che la visibilità è buona tranne in particolari orari, quando il sole è basso.

Secondo Zanzi: «la prima causa dell’investimento dei pedoni è il mancato diritto alla precedenza. Manca il rispetto da parte degli automobilisti. Poi c’è la distrazione: stiamo intensificando le sanzioni per chi usa il telefono alla guida. Nel 2017 ci sarà uno stanziamento a favore di tutto quello che serve per potenziare la sicurezza, che è una priorità di questa amministrazione. Sicuramente installeremo radar per il controllo della velocità, aumenteremo la luminosità delle strade, potenzieremo la segnaletica e metteremo in sicurezza i percorsi pedonali sulle strade reputate più

pericolose». Una mappatura delle strade cittadine dove avvengono più incidenti è già stata fatta. Dallo studio è emerso il pericolo delle cosiddette “scorciatoie”, come via Tasso o via Mulini Grassi. Strade che vengono percorse per risparmiare tempo, spesso premendo troppo il pedale sull’acceleratore e su cui verrà intensificato il controllo della velocità. In viale dei Mille, non appena Aspem chiuderà un cantiere, il comune procederà con l’installazione di un «isolotto salva pedoni». Si tratta di una protezione situata a metà del percorso pedonale, tra i due sensi di marcia della strada. In pratica, i pedoni potranno attraversare metà strada sulle strisce, fermarsi, aspettare il momento giusto, e attraversare l’altra metà, senza essere costretti a correre sperando di non essere investiti. Protezioni analoghe verranno installate su altri percorsi pedonali cittadini.

Ma siamo davvero sicuri che questi interventi, senza una presa di coscienza da parte degli automobilisti, servano per mettere al riparo i pedoni? L’assessore ai lavori pubblici Andrea Civati commenta: «Gli interventi sulle strade sono efficaci, ma dipende dalla situazione e dal contesto. In via Sanvito, per esempio, francamente è difficile immaginare qualche cosa da fare in termini di opere. Le strisce pedonali sono ben visibili. Il traffico delle auto, andando verso il centro, è rallentato da una rotonda. Non si può pensare di dover fare un’opera in ogni strada». Civati, dati alla mano, sostiene che a livello generale vi è un aumento di incidentalità dovuto all’uso del cellulare alla guida: «Le ricerche di Aci mostrano che gli incidenti dovuti all’uso del cellulare sono più numerosi rispetto a qualche anno fa. Purtroppo molti incidenti sono dovuti al comportamento degli automobilisti, che guardano Facebook mentre sono in coda, telefonano senza utilizzare gli auricolari, mandano messaggi e whatsapp».