Sequestrata la Bmw nera. E i ladri restano a piedi

I carabinieri di Varese hanno intercettato e bloccato la vettura. Interventi anche a Malnate e a Luino

San Silvestro di controlli straordinari per i carabinieri del comando provinciale di Varese: le manette scattano in tutta la provincia e la banda della Bmw nera resta a piedi.

I militari della compagnia di Varese hanno intercettato la famigerata Bmw nera segnalata sul luogo di alcuni furti, rubata in Svizzera alcuni giorni fa e sfuggita alla polizia stradale di Busto Arsizio dopo un inseguimento lo scorso 29 dicembre. I carabinieri, intercettandola, hanno così scongiurato che altre case venissero saccheggiate dalla banda di ladri.

Non solo: la macchina potrà fornire preziose informazioni su chi siano i ladri (o il ladro) autore di eventuali colpi. I furti in abitazione, nonostante il calo registrato in provincia, restano infatti il reato percepito con maggior paura dai cittadini.

L’auto è stata intercettata da una pattuglia di carabinieri a Viggiù durante uno dei tanti controlli del territorio messi in campo per rendere più sicure le festività. Era posteggiata per strada: i carabinieri hanno fatto un controllo dal quale è emerso che la macchina risultava essere stata rubata in Svizzera. Una vettura “famosa” o quanto meno famigerata: era stata intercettata infatti dalla Stradale qualche giorno prima ma i malviventi erano riusciti a sparire. L’ipotesi è che quella Bmw fosse stata posteggiata lì perchè chi la guidava stava progettando un furto in abitazione. Magari più di uno.

I militari hanno evitato che questo accadesse: il ladro (o i ladri) sono infatti spariti senza riuscire a recuperare l’auto vista la presenza dei carabinieri e senza riuscire a derubare nessuno. La macchina è stata sequestrata. E nei prossimi giorni sarà sottoposta a tutte le verifiche scientifiche del caso: ricerca di impronte digitali e di Dna nonchè studio dei percorsi compiuti attraverso un eventuale navigatore.

I malviventi non pensavano di liberarsi della vettura: di solito i più esperti quando decidono di “cambiare” mezzo lo bruciano proprio per evitare di lasciare tracce. Il ritrovamento è prezioso dunque per arrivare all’identità dei criminali.

I carabinieri della stazione di Malnate hanno inoltre arrestato un trentenne albanese già colpito di ordine di espulsione. L’uomo avrebbe dovuto essere in Patria invece che a Malnate. Evidentemente non ha rispettato la prescrizione e per lui sono scattate le manette. Si trova in carcere ai Miogni dove è stato portato d’intesa con l’autorità giudiziaria.

I carabinieri della compagnia di Luino hanno invece pizzicato e bloccato un ladro specializzato in mezzi di trasporto. I militari hanno denunciato in stato di libertà per tentato furto e danneggiamento un cittadino straniero che, dopo aver forzato la portiera di un furgone, tentava di rubare alcuni oggetti personali contenuti nell’abitacolo.

Sempre i militari luinesi avevano arrestato alcune settimane fa un altro ladro specializzato in questo tipo di furti. L’uomo viaggiava in sella a un motorino concentrandosi in particolare su dei furgoni. Nella notte del 31 i carabinieri hanno identificato otre 500 le persone e controllato più di 300 mezzi. Obiettivi principali, sono stati, le aree residenziali ed i centri abitati, le prime più a rischio come possibili bersagli di furti in abitazione e rapine, gli altri per prevenire il verificarsi di assembramenti, litigi, danneggiamenti e furti agli esercizi commerciali.