Spaccio e ricettazione. Giro di vite della polizia in via Morosini

Continuano i controlli serrati da parte delle forze dell’ordine della zona “calda” di Varese

– Dopo le ultime liti e le segnalazioni di degrado nella zone di via Morosini, via Como e delle stazioni ferroviarie, continuano incessanti i controlli da parte degli uomini della Questura di Varese. Scattano le manette per un sessantenne e arriva una pioggia di denunce.

Il comparto è diventato ormai un vero e proprio “sorvegliato speciale”.

E con ottimi risultati. Anche negli ultimi giorni l’attività svolta dalla squadra volante dell’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della Questura di Varese insieme alle pattuglie del reparto prevenzione crimine Lombardia, ha portato significativi risultati sia in termini di repressione dei reati che di prevenzione degli stessi. A giugno via Morosini, pieno centro, era stata teatro di due maxi risse nell’arco di una sola settimana. Nel secondo caso uno dei partecipanti era finito in ospedale con ferite da taglio a quanto pare preso a bottigliate nel parapiglia.

Commercianti e residenti avevano detto basta e la reazione delle forze di polizia alla richiesta dei cittadini si è fatta sentire. Da un mese la presenza di divise in zona è più che massiccia, in particolare durante il fine settimana. Dopo l’arresto dei giorni scorsi di un giovane italiano, per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale (il ventenne aveva della droga addosso e ha aggredito gli agenti convinto di riuscire a fuggire), anche l’altro ieri l’occhio attento degli operatori ha consentito di arrestare un cittadino italiano di 60 anni, intento a discutere animatamente con altri soggetti nella zona di piazza Trento. La zona è quella delle stazioni ferroviarie da sempre teatro di bivacchi durante le ore notturne. Il sessantenne che si è fatto tanto notare ha attirato l’attenzione degli agenti.

Fermato ed identificato è risultato essere destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso prima del 2015, a 10 mesi di reclusione per il reato di ricettazione. L’uomo è stato portato ai Miogni dove sconterà la sua pena.

I servizi attuati hanno consentito inoltre di denunciare 13 persone per svariati reati tra cui spaccio di sostanze stupefacenti, guida in stato di ebbrezza, reati contro la persona e contro il patrimonio.

Non solo repressione ma soprattutto attività di prevenzione e presidio del territorio, fattori questi che rappresentano senza dubbio i principali deterrenti di qualsiasi azione delittuosa, aumentando quella percezione di sicurezza verso la quale è indirizzato il massimo impegno di tutte le forze di polizia.

Sicurezza significa anche vicinanza e prossimità al cittadino che quotidianamente i poliziotti di quartiere garantiscono con la loro presenza anche con i continui passaggi davanti agli esercizi commerciali della città. I controlli proseguiranno in modo serrato.