Stop alle sigarette nei parchi e caro sosta. Anche il popolo del web in agitazione

In tanti sulla nostra pagina Facebook hanno esternato il proprio disappunto anche sulle altre modifiche del piano

Come era prevedibile, il nuovo regolamento approvato a Palazzo Estense ha scatenato un autentico pandemonio nella giungla dei social network, vera e propria cartina tornasole dell’opinione pubblica.

La nostra pagina Facebook ad esempio, sotto la condivisione dell’articolo relativo al nuovo regolamento, pubblicato mercoledì 19 luglio, ha raccolto decine di commenti, 58 condivisioni e una settantina di reazioni. Tralasciando per un istante i diversi commenti futili, con l’utilizzo di un linguaggio fortemente colorito, si nota che ben poche persone hanno accettato di buon grado questo documento, ma non solo per la questione legata al “silenzio notturno” anticipato.

Molti utenti hanno spostato l’attenzione su altri aspetti modificati nel testo, come il divieto di fumare nei parchi pubblici varesini, la precaria condizione in cui versano le strade della città, il degrado che avanza in alcune piazze, fino alla denuncia, condivisa da molteplici utenti: l’aumento del costo dei parcheggi. Sì, ancor più dell’interdizione ai giardini pubblici con la sigaretta in bocca. Posteggi diventati a pagamento con tariffe aumentate, c’è chi paragona la città di Varese a quella di Venezia per costi e disponibilità di parcheggi gratuiti.

Tra i tanti commenti, qualcuno ha spostato l’attenzione sul “controllo di vicinato”, ovvero il permesso che consente ad aggregazioni di persone di riunirsi previo controllo delle forze dell’ordine, definendolo come un giro di ronde per il quartiere. Altri si sono schierati in difesa degli esercizi commerciali, considerato il fatto che, con i nuovi emendamenti, l’andamento di molte attività crollerà a picco.

Insomma, la visione catastrofista, forse un pelo eccessiva per tali circostanze, è risultata contagiosa nel mondo virtuale, chi si spalleggia e si dà manforte l’un l’altro a colpi di commenti.

Tuttavia, uno della miriade di pensieri che sono piovuti in merito, è degno di considerazione: vuole essere, indipendentemente dalla questione, un invito, valido per qualsiasi circostanza, ed è viaggiare, conoscere nuovi mondi, imparare da altre culture, apprendere ciò che di buono viene offerto da altre realtà e trasportarlo nella nostra, operazione difficile ma non impossibile, basta avere soltanto un briciolo di umiltà in mano.